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Etimologia e Storia di *skei-

*skei-

La radice proto-indoeuropea significa "tagliare, dividere" ed è un'estensione della radice *sek-, che significa "tagliare".

Potrebbe far parte di parole come: abscissa; conscience; conscious; ecu; escudo; escutcheon; esquire; nescience; nescient; nice; omniscience; omniscient; plebiscite; prescience; prescient; rescind; rescission; science; scienter; scilicet; sciolist; scission; schism; schist; schizo-; schizophrenia; scudo; sheath; sheathe; sheave (sostantivo) "ruota scanalata per ricevere una corda, puleggia"; shed (verbo) "liberarsi di qualcosa"; shin (sostantivo) "parte anteriore della gamba inferiore"; shingle (sostantivo 1) "pezzo sottile di legno"; shit (verbo); shive; shiver (sostantivo 1) "piccolo pezzo, scheggia, frammento, truciolo"; shoddy; shyster; skene; ski; skive (verbo 1) "tagliare o dividere a strisce, pelare, levigare"; squire.

Potrebbe anche essere all'origine di: sanscrito chindhi, chinatti "rompere, dividere"; avestano a-sista- "non diviso, illeso"; greco skhizein "dividere, separare, staccare"; latino scindere "tagliare, strappare, squarciare, dividere"; armeno c'tim "strappare, graffiare"; lituano skiesti "separare, dividere"; slavo ecclesiastico cediti "filtrare"; inglese antico scitan, norreno antico skita "defecare"; inglese antico sceað, alto tedesco antico sceida "fodero"; irlandese antico sceid "vomitare, sputare"; gallese chwydu "rompere, aprire".

Voci correlate

1798 in forma latina, precedentemente inglesizzato come abscisse (1690s), dal latino abscissa, abbreviazione di abscissa (linea) "(una linea) tagliata via," o (recta ex diametro) abscissa "(una linea) tagliata via (dal diametro)," fem. di abscissus "tagliato via," participio passato di abscindere "tagliare via, dividere, separare." Questo è da ab "via, lontano da" (vedi ab-) + scindere "tagliare, strappare, lacerare, dividere, separare" (da PIE *skind-, dalla radice *skei- "tagliare, dividere"). La parola latina traduce il greco apolambanomenē, da un verbo che significa "tagliare via, intercettare."

Attorno al 1200, il termine indicava la "capacità di riconoscere ciò che è giusto," inizialmente riferito in particolare all'etica cristiana. In seguito, il significato si è ampliato per includere la "consapevolezza che le azioni per cui ci si sente responsabili sono conformi o meno al proprio ideale di giustizia." Verso la fine del XIV secolo, ha assunto un significato più generale, diventando sinonimo di "senso di equità o giustizia, coscienza morale."

Deriva dal francese antico conscience, che significava "coscienza, pensieri più intimi, desideri, intenzioni; sentimenti" (XII secolo), e direttamente dal latino conscientia, che si traduceva come "una conoscenza condivisa di qualcosa, una consapevolezza di un fatto insieme a un'altra persona; coscienza, conoscenza." In particolare, indicava "la conoscenza interiore, il senso del giusto e dello sbagliato, una coscienza morale." Era un sostantivo astratto derivato da conscientem (nominativo consciens), participio presente di conscire, che significava "essere (reciprocamente) consapevoli; rendersi conto di un errore." Nel latino tardo, il termine si era evoluto fino a significare "conoscere bene," provenendo da una forma assimilata di com, che significava "insieme" o "completamente" (vedi con-), unita a scire, che significa "conoscere." Probabilmente, il significato originale era "separare una cosa dall'altra, distinguere," ed era legato a scindere, che significa "tagliare, dividere," derivando dalla radice proto-indoeuropea *skei-, che significava "tagliare, dividere" (la stessa radice da cui deriva il greco skhizein, "dividere, strappare, fendere").

Il termine latino potrebbe essere stato un prestito-traduzione dal greco syneidesis, che si traduce letteralmente come "conoscenza condivisa" o "conoscenza insieme." L'evoluzione del significato potrebbe essere avvenuta passando da "conoscere insieme agli altri" (ciò che è giusto o sbagliato) a "conoscere il giusto o lo sbagliato dentro di sé, avere chiaro nella propria mente" (conscire sibi). A volte, in inglese antico e nelle prime fasi dell'inglese medio, il termine è stato nativizzato come inwit. Anche il russo utilizza una prestito-traduzione, so-vest, che significa "coscienza," letteralmente "conoscenza condivisa."

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of *skei-

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