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Significato di aloof

distaccato; indifferente; riservato

Etimologia e Storia di aloof

aloof(adv.)

Negli anni 1530, il termine significava "in direzione del vento," derivando da a- (1) "su" + medio inglese loof "direzione verso il vento," probabilmente dal fiammingo loef (medio fiammingo lof) "il lato di una nave esposto al vento" (vedi luff (n.)).

Inizialmente usato nei comandi nautici per indicare di mantenere la prua della nave rivolta verso il vento, così da evitare una costa protetta o un'altra direzione pericolosa; da qui il significato di "a distanza ma visibile" (anni 1530) e, in senso figurato, "distante, ritirato, privo di spirito di comunità" (con verbi come stand, keep, ecc.). Come aggettivo è comparso intorno al 1600. Correlati: Aloofly; aloofness.

Voci correlate

Inoltre, loof, nel contesto della navigazione, risale a circa il 1200 e indica un "dispositivo per modificare la rotta di una nave." Può anche riferirsi a "parte della prua di una nave dove i lati iniziano a curvarsi." Deriva dal francese antico lof, che significa "trave" o qualche altro congegno nautico, e può anche essere tradotto come "direzione di navigazione" o "lato di vento," ma il suo significato esatto e le sue origini rimangono incerti. Probabilmente ha radici germaniche, come suggerisce il medio olandese lof, che significa "lato di vento di una nave" (in olandese loef), il quale potrebbe essere la fonte diretta della parola inglese.

Questa parola deriva dal proto-germanico *lofo, che è anche all'origine del norreno lofi e del gotico lofa, entrambi significanti "palmo della mano." In danese si dice lab e in svedese labb, entrambi traducibili come "zampa." La radice comune proviene dalla lingua proto-indoeuropea *lep- (2), che significa "essere piatto" (si veda glove (n.)). Come verbo, loof ha assunto il significato di "portare la prua di una nave a favore di vento," a partire dalla fine del XIV secolo, derivando dal sostantivo.

prefisso o particella inseparabile, un conglomerato di vari elementi germanici e latini.

Nei termini derivati dall'inglese antico, rappresenta comunemente l'inglese antico an "su, in, dentro" (vedi on (prep.)), come in alive, above, asleep, aback, abroad, afoot, ashore, ahead, abed, aside, obsoleto arank "in rango e file," athree (adv.) "in tre parti," ecc. In questo uso forma aggettivi e avverbi da sostantivi, con l'idea di "in, presso; impegnato in," ed è identico a a (2).

Può anche rappresentare l'inglese medio of (prep.) "da, off," come in anew, afresh, akin, abreast. Oppure può essere una forma ridotta del prefisso del participio passato dell'inglese antico ge-, come in aware.

Oppure può essere l'intensivo dell'inglese antico a-, originariamente ar- (cognato con il tedesco er- e probabilmente implicante originariamente "movimento lontano da"), come in abide, arise, awake, ashamed, segnando un verbo come momentaneo, un evento singolo. Tali parole a volte furono rifatte nell'inglese moderno precoce come se il prefisso fosse latino (accursed, allay, affright).

Nei termini provenienti dalle lingue romanze, spesso rappresenta forme ridotte del latino ad "a, verso; per" (vedi ad-), o ab "da, via, off" (vedi ab-); entrambi i quali intorno al 7° secolo erano stati ridotti a a nell'antenato dell'antico francese. In alcuni casi rappresenta il latino ex.

[I]t naturally happened that all these a- prefixes were at length confusedly lumped together in idea, and the resultant a- looked upon as vaguely intensive, rhetorical, euphonic, or even archaic, and wholly otiose. [OED, 1989]
[I]t è naturalmente successo che tutti questi a- prefissi furono alla fine confusamente uniti in idea, e il risultante a- fu visto come vagamente intensivo, retorico, eufonico, o addirittura arcaico, e del tutto superfluo. [OED, 1989]
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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of aloof

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