Pubblicità

Significato di attercop

ragno; persona meschina

Etimologia e Storia di attercop

attercop(n.)

"Ragno," in Medio Inglese atter-coppe, derivato dall'Inglese Antico atorcoppe che significa "ragno," letteralmente "testa avvelenata." Questo termine proviene da ator, che significa "veleno, tossina" (in Medio Inglese atter), e ha radici nel Proto-Germanico *aitra-, che si traduce come "ulcera velenosa." Questa stessa radice è all'origine di parole come il Norreno eitr e l'Alto Tedesco eitar, entrambe significanti "veleno." In Tedesco moderno, eiter significa "pus," mentre in Alto Tedesco Antico eiz si riferisce a "ascesso" o "bozzolo." Un altro termine inglese antico, atorcræft, si traduce come "arte dell'avvelenamento." A questo si aggiunge copp, che significa "cima, vetta, testa rotonda," e probabilmente si riferisce anche a "ragno" (si può confrontare con cobweb e l'Olandese spinne-cop, che significa "ragno").

Amptes & attircoppes & suche oþer þat ben euere bisy ben maide to schewe man ensaumple of stodye & labour. [Elucidarium of Honorius of Autun (Wycliffite version) c. 1400]
"Amptes & attircoppes & suche oþer þat ben euere bisy ben maide to schewe man ensaumple of stodye & labour." [Elucidarium di Onorio di Autun (versione wycliffita) circa 1400]

Questo termine è considerato arcaico e provinciale, ma è stato utilizzato nel XX secolo da Tolkien. È rimasto in uso anche nei dialetti del Nord dell'Inghilterra, dove assumeva il significato di "persona scontrosa o di cattivo umore" (circa 1500).

Voci correlate

"una ragnatela," inizi del XIV secolo, coppewebbe; il primo elemento è l'inglese antico -coppe, presente in atorcoppe "ragno," che significa letteralmente "testa avvelenata" (vedi attercop). La scrittura con -b- appare nel XVI secolo, forse derivata da cob. Cob usato da solo per indicare "un ragno" era una parola antica quasi scomparsa, anche nei dialetti, quando J.R.R. Tolkien la utilizzò ne "Lo Hobbit" (1937).

L'uso figurato per "qualcosa di fragile e facilmente penetrabile" risale agli anni '70 del 1500. Plutarco attribuisce ad Anacarsi, il filosofo scita del VI secolo a.C. attivo ad Atene, l'affermazione, riportata in vari modi, che le leggi fossero come ragnatele che intrappolavano le piccole mosche, ma vespe e calabroni non mancavano mai di romperle. Un antico termine del Norfolk per indicare una mattina nebbiosa era cobweb-morning (anni '70 del 1600).

rospo comune dell'Europa occidentale e centro-settentrionale (raro in Gran Bretagna) con una striscia gialla sulla schiena, un'andatura distintiva di corsa e un forte richiamo di accoppiamento, 1769; il secondo elemento è probabilmente il nome proprio jack (v.); per il primo elemento, Weekley suggerisce una connessione con attor "veleno" (vedi attercop); potrebbe anche essere ecoico del suo gracidare.

Intorno al 1200, poisoun indicava "una pozione o sostanza mortale," ma veniva usato anche in senso figurato per descrivere "idee spiritualmente corrotte o intenzioni malvagie." Derivava dall'antico francese poison o puison (XII secolo, in francese moderno poison), che significava "una bevanda," in particolare una bevanda medicinale. Col tempo, il termine si è evoluto per designare "una pozione magica o una bevanda velenosa" (XIV secolo). La sua origine latina è potionem (nominativo potio), che significa "una bevanda o un bere," ma anche "bevanda velenosa" (Cicerone). Questa parola deriva da potare, che significa "bere," e risale alla radice proto-indoeuropea *po(i)-, anch'essa legata al concetto di bere.

Il termine è un doppio di potion. Per comprendere come le forme si siano evolute dal latino al francese, si possono confrontare raison (da rationem) e trahison (da traditionem). La parola più comune in indoeuropeo per indicare un veleno è rappresentata in inglese da virus. Nell'antico inglese si usava ator (vedi attercop) o lybb, che è imparentato con l'antico norreno lyf, significante "erbe medicinali." Questo si ricollega anche a leaf (n.).

Per quanto riguarda l'evoluzione del significato, si può paragonare all'antico francese enerber e enherber, che significavano "uccidere con piante velenose." In molte lingue germaniche, la parola per "veleno" è simile a gift in inglese. Ad esempio, in alto tedesco antico si diceva gift, in tedesco moderno Gift, in danese e svedese gift, e in olandese gift o vergift. Questo cambiamento potrebbe essere stato in parte eufemistico e in parte influenzato dal greco dosis, che significa "una porzione prescritta" o "un dare." Galeno e altri medici greci lo usavano per indicare una quantità di medicina (vedi dose (n.)).

Il termine ha cominciato a essere usato per descrivere persone detestate o considerate portatrici di un'influenza nefasta già nel 1910. Il significato gergale di "bevanda alcolica" è emerso nel 1805 nell'inglese americano; qui, potus, un participio passato aggettivale in latino, significava "ubriaco."

Come aggettivo, poison è entrato in uso negli anni '20 del 1500. A partire dal XVIII secolo, è stato usato anche con i nomi di piante. Poison ivy è documentato nel 1784 per indicare un arbusto-vite del Nord America che provoca un'eruzione cutanea pruriginosa al contatto. Poison oak, usato per riferirsi alla stessa pianta o a specie simili, risale al 1743. Poison sumac, descritto nel 1817, è un albero che cresce ai margini delle paludi e provoca un'eruzione cutanea ancora più grave; è noto per il suo fogliame rosso brillante in autunno. Poison gas è attestato a partire dal 1915. Il termine Poison-pen (lettera anonima) è stato reso popolare nel 1913 da un famoso caso criminale in Pennsylvania, negli Stati Uniti; l'espressione risale però al 1898.

    Pubblicità

    Tendenze di " attercop "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "attercop"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of attercop

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità