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Significato di bookworm

topo di biblioteca; appassionato di lettura; studioso

Etimologia e Storia di bookworm

bookworm(n.)

Nell'1590, il termine indicava una "persona dedicata allo studio." Già nel 1713, però, venne usato anche per riferirsi alle larve di alcuni insetti che rosicchiano le rilegature e la carta dei libri antichi. Si tratta di una combinazione di book (libro) e worm (verme). Non esiste una singola specie conosciuta con questo nome; viene infatti applicato alle larve del coleottero anobio (verme del legno), ai pesci d'argento e ai pidocchi dei libri.

Voci correlate

Il Medio Inglese bok, derivato dall'Antico Inglese boc, indicava "libro, scrittura, documento scritto." Questo termine si riferiva generalmente (nonostante le difficoltà fonetiche) al Proto-Germanico *bōk(ō)-, proveniente da *bokiz, che significava "faggio" (da cui anche il Tedesco Buch per "libro" e Buche per "faggio;" vedi beech). L'idea alla base era quella di tavolette di legno di faggio su cui venivano incise rune; ma potrebbe anche derivare direttamente dall'albero stesso, visto che le persone ancora oggi intagliano le loro iniziali in essi.

Anche il Latino e il Sanscrito hanno parole per "scrittura" che si basano sui nomi di alberi ("betulla" e "frassino," rispettivamente). E si può paragonare al Francese livre per "libro," che deriva dal Latino librum, originariamente "la corteccia interna degli alberi" (vedi library).

Il significato si è progressivamente ristretto, già nell'Alto Medioevo, a indicare "un'opera scritta composta da molte pagine legate insieme e rilegata," ma anche "una composizione letteraria" in qualsiasi forma, indipendentemente dal numero di volumi. Più tardi, ha cominciato a riferirsi anche a "pagine rilegate," sia scritte che vuote. Nel XIX secolo poteva anche significare "rivista;" nel XX secolo, un elenco telefonico.

The use of books or written charters was introduced in Anglo-Saxon times by the ecclesiastics, as affording more permanent and satisfactory evidence of a grant or conveyance of land than the symbolical or actual delivery of possession before witnesses, which was the method then in vogue. [Century Dictionary] 
L'uso di libri o documenti scritti fu introdotto nell'epoca anglosassone dagli ecclesiastici, poiché fornivano una prova più permanente e soddisfacente di una concessione o trasferimento di terra rispetto alla consegna simbolica o reale della proprietà davanti a testimoni, che era il metodo in uso all'epoca. [Century Dictionary] 

Dal circa 1200, il termine ha cominciato a essere usato per indicare "una suddivisione principale di un'opera più grande." Il significato di "libretto di un'opera" risale al 1768. Un book di scommesse, cioè "registro delle scommesse effettuate," è attestato dal 1812. Il significato di "insieme di accuse penali" è documentato dal 1926, da cui l'espressione gergale throw the book at (1932). Book of Life, ovvero "l'elenco di coloro che sono stati scelti per la vita eterna," risale alla metà del XIV secolo. Book of the month è attestato dal 1926. L'espressione by the book, che significa "secondo le regole," è documentata negli anni '90 del XVI secolo.

In antico inglese wurm, variante di wyrm, significava "serpente, serpente; drago; rettile" e, in un uso successivo, "verme della terra." Derivava dal proto-germanico *wurmiz, a sua volta proveniente dal proto-indoeuropeo *wrmi-, che significava "verme." Questa radice è stata ricostruita da Watkins come derivante da *wer- (2), che significa "girare, piegare." Per il passaggio da -o- a -u-, vedi come.

Il termine è stato usato nel medio inglese per descrivere qualsiasi creatura strisciante o strisciante considerata nociva o pericolosa, come serpenti, scorpioni, vermi e le presunte cause di alcune malattie. Il termine worms, che indicava "qualsiasi malattia causata dalla presenza di vermi parassiti," risale all'antico inglese tardivo.

Il suo uso scientifico moderno, per indicare una specifica categoria linneana di animali, è datato al XVIII secolo. Come insulto, per designare una "persona abietta, vile o miserabile," risale all'antico inglese. È stato usato per indicare il cibo degli uccelli a metà del XIII secolo e come esca per la pesca intorno al 1300.

Figurativamente, il termine è stato usato per descrivere qualsiasi cosa lenta o furtiva, o che si fa strada mangiando; nel medio inglese spesso simboleggiava la nudità. L'espressione Can of worms, usata in senso figurato per indicare un "problema difficile," risale al 1951 e deriva dalla reale lattina di vermi che un pescatore potrebbe portare con sé, evocando l'immagine di qualcosa di sgradevolmente ingarbugliato.

I cognati includono il greco rhomos, il latino vermis ("verme"), il russo antico vermie ("insetti"), e il lituano varmas ("insetto, zanzara"). Tra i cognati germanici troviamo l'antico sassone, l'antico alto tedesco, il tedesco wurm, l'antico frisone e olandese worm, l'antico norreno ormr, e il gotico waurms, tutti con il significato di "serpente, verme."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of bookworm

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