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Significato di clean

pulito; chiaro; puro

Etimologia e Storia di clean

clean(adj.)

In antico inglese, clæne significava "libero da sporco o impurità, non mescolato con sostanze estranee; moralmente puro, casto, innocente; aperto, in vista." Riferito agli animali, indicava "non vietato dalla legge cerimoniale per essere mangiato." Derivava dal germanico occidentale *klainja-, che significava "chiaro, puro." Questa radice è alla base anche di parole come l'antico sassone kleni ("delicato, raffinato"), l'antico frisone klene ("piccolo"), l'antico alto tedesco kleini ("delicato, fine, piccolo") e il tedesco moderno klein ("piccolo"). In inglese, il termine ha mantenuto il significato originale germanico. Potrebbe derivare dalla radice indoeuropea *gel-, che significa "luminoso, splendente," la stessa da cui provengono il greco glene ("occhio") e l'antico irlandese gel ("luminoso"). Tuttavia, Boutkan esprime dubbi sull'etimologia indoeuropea e sull'idea che le parole per "pulito" e "piccolo" siano collegate.

Il termine è stato in gran parte sostituito da clear e pure nei significati più elevati, come osserva Weekley. Tuttavia, come verbo (a partire dalla metà del XV secolo), ha in gran parte preso il posto di cleanse. Il significato di "intero, completo" risale circa al 1300; l'espressione figurativa clean sweep è documentata solo dal 1821. L'accezione di "non lascivo" (come in good, clean fun) appare nel 1867, mentre quella di "non portare nulla di vietato" risale al 1938. L'uso per indicare "libero dalla dipendenza da droghe" è degli anni '50. L'espressione come clean, che significa "confessare," è tipica dell'inglese americano e compare nel 1919.

clean(v.)

Metà del XV secolo, significa "rendere pulito," derivato da clean (aggettivo). Correlati: Cleaned; cleaning. Dal termine clean out, che significa "pulire svuotando," si sviluppa il significato di "lasciare nudo" (1844); cleaned-out, che indica "lasciato senza un soldo a causa di perdite," risale al 1812.

clean(adv.)

In antico inglese, clæne significava "senza sporcizia," ma poteva anche essere usato per esprimere "chiaramente, completamente, interamente." Per ulteriori dettagli, puoi consultare clean (aggettivo). Un uso simile si trova anche in tedesco con rein, che significa "pulito."

Voci correlate

Il termine inglese antico clænsian significava "rendere pulito; purificare, purgare, giustificare," e deriva dal germanico occidentale *klainson, che a sua volta proviene da *klainoz (vedi clean (agg.)). Nonostante la sua ortografia moderna (dal XVI secolo), ha mantenuto la pronuncia del medio inglese. È correlato a: Cleansed; cleansing.

Attorno al 1300, il termine significava "che dà luce, splendente, luminoso." Si usava anche per descrivere qualcosa di "non torbido, trasparente, che lascia passare la luce, privo di impurità, moralmente puro, innocente." Riferito ai colori, indicava "brillante, puro," mentre per il tempo atmosferico, il cielo o il mare significava "non tempestoso, mite, sereno, non nuvoloso, completamente illuminato, privo di oscurità o nuvole." Per gli occhi o la vista, si usava per descrivere qualcosa di "chiaro, acuto," e per la voce o il suono significava "chiaramente udibile, distinto, risonante." Riferito alla mente, indicava "perspicace, acuto," mentre per le parole o il discorso significava "facilmente comprensibile, manifesto, lucido" (un termine antico in inglese per questo era sweotol, che significava "distinto, chiaro, evidente"). Riguardo alla terra, si usava per indicare "disboscata, livellata." Il termine deriva dall'antico francese cler, che significava "chiaro" (riferito a vista e udito), "leggero, brillante, splendente, raro" (XII secolo, francese moderno clair), e dal latino clarus, che significava "chiaro, forte" (riferito ai suoni). In senso figurato, indicava "manifesto, evidente, chiaro," e in uso trasferito, per i panorami, "luminoso, distinto." Il termine si usava anche per descrivere persone "illustri, famose, gloriose" (da cui l'italiano chiaro e lo spagnolo claro). La sua origine risale all'Proto-Indoeuropeo *kle-ro-, dalla radice *kele- (2), che significava "gridare."

L'evoluzione semantica verso i significati legati alla luce e al colore nella preistoria coinvolgeva un'identificazione tra la diffusione del suono e quella della luce (si veda l'inglese loud, usato anche per i colori, e il tedesco hell, che significa "chiaro, brillante, splendente," e per il tono, "distinto, squillante, alto").

In medio inglese, il termine veniva usato anche per descrivere qualcosa di "bello, magnifico, eccellente" (circa 1300). Riferito a possesso o titolo, significava "illimitato, incondizionato, assoluto," un uso che si sviluppò all'inizio del XV secolo. Per quanto riguarda il colorito della pelle, il termine si diffuse attorno al 1300. Il significato di "privo di ostacoli" si sviluppò successivamente, soprattutto in ambito nautico, attorno al 1500. L'accezione di "ovvio per i sensi" risale al 1835. L'espressione Clear-sighted (che significa "perspicace") appare negli anni '80 del '500 (clear-eyed, "occhi chiari," è documentata negli anni '20 dello stesso secolo), mentre clear-headed ("lucido di mente") compare nel 1709. Per l'espressione coast is clear si veda clear (verbo).

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Tendenze di " clean "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of clean

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