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Significato di dark-room

camera oscura; stanza buia per la fotografia

Etimologia e Storia di dark-room

dark-room(n.)

anche darkroom, in fotografia, "stanza da cui è stata esclusa qualsiasi luce che potrebbe influenzare una lastra o un film fotografico," 1841, da dark (agg.) + room (sost.).

Voci correlate

Il termine medio inglese derk, poi dark, deriva dall'inglese antico deorc, che significa "senza luce, privo di luce o brillantezza (soprattutto di notte), oscuro, cupo." In senso figurato, può anche riferirsi a qualcosa di "triste, privo di gioia" o addirittura "sinistro, malvagio." La sua origine è legata al proto-germanico *derkaz, che ha anche dato origine all'alto tedesco antico tarchanjan, ovvero "nascondere, celare." L'etimologia precisa rimane incerta. Per il cambiamento vocalico, si rimanda a marsh.

L'uso del termine per descrivere i colori, ovvero "che non emette o riflette molta luce," risale alla fine del XIV secolo. Riguardo al colorito della pelle, il significato "non chiaro" appare all'inizio del XIV secolo. L'accezione figurata di "oscuro, difficile da comprendere" compare all'inizio del XIII secolo, mentre quella di "scontroso, triste" emerge negli anni '90 del XVI secolo. L'interpretazione come "nascosto, segreto" si attesta alla fine del XIV secolo. Il termine Dark Continent, usato per riferirsi all'Africa (dal 1828), unisce diversi sensi figurati, con le prime menzioni che si trovano in pubblicazioni missionarie. Nel gergo teatrale, l'uso per indicare "chiuso" risale al 1916.

Il termine Dark Ages, che descrive un "periodo storico buio, caratterizzato da ignoranza," è attestato dal 1739. L'uso specifico per riferirsi ai secoli dell'alto medioevo europeo, dal crollo dell'Impero Romano fino alla rinascita della letteratura secolare, si sviluppa negli anni '30 dell'Ottocento. Qui, dark assume il significato di "caratterizzato da ignoranza, arretrato nella conoscenza, privo di luce intellettuale," un'accezione che si afferma alla fine del XIV secolo.

Il termine Dark horse, che indica un "competitore per onori o cariche di cui non si conoscono certezze, o la cui identità è inizialmente celata," è particolarmente usato in politica statunitense per descrivere "una persona che viene inaspettatamente proposta come candidato in una convenzione." Questo uso risale al 1842 ed è tratto dal mondo delle corse di cavalli, dove si riferisce a cavalli le cui prestazioni o capacità non sono generalmente note. Qui, dark viene impiegato nel suo senso figurato di "sconosciuto."

Moonraker is called a "dark horse"; that is neither his sire nor dam is known. ["Pierce Egan's Book of Sports," London, 1832] 
Moonraker è definito un "dark horse"; ciò significa che né il suo padre né la sua madre sono conosciuti. ["Pierce Egan's Book of Sports," Londra, 1832] 

Il Medio Inglese roum deriva dall'Antico Inglese rum, che significa "spazio, estensione; spazio sufficiente, occasione adatta (per fare qualcosa)." Questo a sua volta proviene dal Proto-Germanico *ruman, che è anche la radice di parole come l'Antico Norreno, l'Antico Sassone, l'Antico Alto Tedesco e il Gotico rum, il Tedesco Raum (che significa "spazio") e l'Olandese ruim ("stiva di una nave, navata"). Questi sostantivi si formano dall'aggettivo germanico *ruma-, che significa "spazioso, ampio," e risale alla radice PIE *reue- (1), che significa "aprire; spazio." Questa radice ha dato origine anche all'Avesta ravah- ("spazio"), al Latino rus ("campagna aperta"), all'Antico Irlandese roi, roe ("campo pianeggiante"), all'Antico Slavo Ecclesiastico ravinu ("livello") e al Russo ravnina ("una pianura").

Nell'Antico Inglese esisteva anche un aggettivo comune rum, che significava "spazioso, largo, lungo, ampio," e veniva usato anche come avverbio, rumlice, che si traduceva in "in modo grande, corpulento" (nel Medio Inglese roumli).

Il significato di "camera, cabina" viene attestato già all'inizio del XIV secolo come termine nautico; a metà del XV secolo si applicava anche alla suddivisione interna di un edificio, separata da muri o pareti. In Antico Inglese, la parola usata per questo era cofa, antenato di cove. L'idea di "persone riunite in una stanza" si afferma nel 1712.

Make room, che significa "aprire un passaggio, fare spazio," compare a metà del XV secolo. Room-service è attestato dal 1913, mentre room-temperature, che indica una temperatura confortevole per gli occupanti di una stanza, è in uso dal 1879. Il termine Roomth, che significava "spazio sufficiente" (anni '30 del 1500, con -th (2)), è ormai obsoleto.

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