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Significato di despair

disperazione; perdita di speranza; mancanza di speranza

Etimologia e Storia di despair

despair(v.)

"perdere la speranza, essere senza speranza," metà del XIV secolo, despeiren, dall'antico francese despeir-, forma accentuata di desperer "essere sgomentati, perdere la speranza, disperare," dal latino desperare "disperare, perdere ogni speranza," composto da de "senza" (vedi de-) + sperare "sperare," derivato da spes "speranza" (dalla radice proto-indoeuropea *spes- "prosperità;" vedi speed (n.)). Correlati: Despaired; despairing; despairingly.

despair(n.)

Intorno al 1300, despeir indicava "disperazione, totale perdita di speranza." Questo termine deriva dall'anglo-francese despeir e dal francese antico despoir, che a loro volta provengono da desperer (puoi vedere despair (v.) per maggiori dettagli). In inglese esisteva anche un termine nativo, wanhope.

Despair naturally destroys courage and stops all effort, but may produce a new kind of courage and fierce activity founded upon the sense that there is nothing worse to be feared. In this despair is akin to desperation, which is an active state and always tends to produce a furious struggle against adverse circumstances, even when the situation is utterly hopeless. [Century Dictionary, 1897]
Despair distrugge naturalmente il coraggio e blocca ogni sforzo, ma può anche generare un nuovo tipo di coraggio e una frenesia d'azione, fondate sulla consapevolezza che non c'è nulla di peggio da temere. In questo senso, la despair è simile alla desperation, che è uno stato attivo e tende sempre a scatenare una lotta furiosa contro le avversità, anche quando la situazione sembra completamente senza speranza. [Century Dictionary, 1897]

Voci correlate

Il Medio Inglese spede deriva dall'Inglese Antico sped, che significava "successo, un corso di successo; prosperità, ricchezze, fortuna; buona sorte, opportunità, avanzamento." Questo a sua volta proviene dal Proto-Germanico *spodiz, che ha dato origine anche all'Antico Sassone spod ("successo"), all'Olandese spoed ("fretta, velocità"), all'Antico Alto Tedesco spuot ("successo"), all'Antico Sassone spodian ("far avere successo"), al Medio Olandese spoeden e all'Antico Alto Tedesco spuoten ("affrettarsi").

Si ritiene che derivi dal Proto-Indoeuropeo *spo-ti-, dalla radice *spes- o *speh-, che significa "prosperità." Questa radice è alla base di parole in diverse lingue, come l'Ittita išpai- ("diventare pieno, essere saziato"), il Sanscrito sphira ("grasso"), sphayate ("aumenta"), il Latino spes ("speranza"), sperare ("sperare"), il Vecchio Slavo Ecclesiastico spechu ("impegnarsi"), spĕti ("avere successo"), il Russo spet' ("maturare"), il Lituano spėju, spėti ("avere tempo libero") e l'Inglese Antico spōwan ("prosperare").

Il significato di "rapidità di movimento, velocità" è emerso nel tardo Inglese Antico, inizialmente usato come avverbio (di solito al dativo plurale), come in spedum feran. Il senso di "velocità o progresso" (sia veloce che lento) è attestato dalla metà del XIV secolo. L'accezione di "ingranaggio di una macchina" risale al 1866. L'uso gergale per riferirsi alla metanfetamina o a una droga simile è documentato dal 1967, in relazione agli effetti sugli utenti.

Speed limit, che indica il "limite massimo di velocità" di un veicolo (inizialmente di una locomotiva), stabilito per legge o capacità, è attestato dal 1879. Il termine speed-trap (trappola per velocità) usato dalla polizia risale al 1908; il significato di trap (n.1) in ambito poliziesco è documentato dal 1906. Speed bump, un dispositivo di controllo del traffico, è attestato dal 1975; l'uso figurato è emerso negli anni '90. Full speed, che significa "massima velocità," è registrato dalla fine del XIV secolo. Speed reading è attestato per la prima volta nel 1965. Speedball, che indica un "mix di cocaina e morfina o eroina," è documentato dal 1909.

Intorno al 1600, il termine indicava "una persona in disperazione;" negli anni '40 del 1600, si usava per descrivere "un uomo disperato o temerario;" era una versione in stile spagnolo di desperate (sostantivo) che significava "criminale spericolato" (anni '60 del 1500). Derivava dal latino desperatus, che significa "rinunciato, disperato," participio passato di desperare (vedi despair (verbo)). Esisteva un aggettivo desperado in spagnolo antico, che significava "privo di speranza, disperato," ma sembra che non sia mai stato usato come sostantivo e probabilmente non ha nulla a che fare con la parola inglese.

È un elemento attivo di formazione delle parole in inglese e in molti verbi ereditati dal francese e dal latino. Deriva dal latino de, che significa "giù, da, da, via; riguardo a" (vedi de). In latino veniva usato anche come prefisso, solitamente con il significato di "giù, via, lontano, da tra, giù da", ma poteva anche indicare "fino in fondo, totalmente", da cui il senso di "completamente" che ritroviamo in molte parole inglesi.

Come prefisso latino, aveva anche la funzione di annullare o invertire l'azione di un verbo. Per questo motivo, nel tempo è diventato un vero e proprio privativo — "non, fare l'opposto di, annullare" — che è la sua funzione principale come prefisso attivo in inglese. Esempi di questo uso includono defrost (1895), defuse (1943), de-escalate (1964), ecc. In alcuni casi, si presenta come una forma ridotta di dis-.

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    Tendenze di " despair "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of despair

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