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Significato di fine-tune

affinare; ottimizzare; perfezionare

Etimologia e Storia di fine-tune

fine-tune(v.)

anche fine-tune, 1969, una formazione retroattiva da fine-tuning (1909 in riferimento alla radio; precedentemente in vari contesti di macchinari). Da fine (agg.) + tune (v.). Correlato: Fine-tuning.

Voci correlate

Metà del XIII secolo: "senza difetti, raffinato, puro, privo di impurità," ma anche "di alta qualità, scelto." Deriva dal francese antico fin, che significa "perfezionato, della massima qualità" (XII secolo), una forma evolutasi da finire o, alternativamente, dal latino finis, che indica "ciò che divide, un confine, un limite, una fine" (vedi finish (v.)); da qui il significato di "culmine, apice, massimo," come in finis boni, "il bene supremo." In inglese compare intorno al 1300 con il significato di "ricco, prezioso, costoso," e assume anche una connotazione morale, indicando "vero, genuino; fedele, costante." Dalla fine del XIV secolo viene usato per descrivere oggetti "realizzati con maestria, ben fatti o lavorati con abilità," e, riferito ai tessuti, "intessuti con delicatezza." Per armi o lame, indica "affilato" dal 1400 circa. Riguardo alla qualità di oro e argento, il termine si afferma verso la fine del XV secolo.

In francese, il significato principale rimane "delicato, abilmente lavorato con cura." In inglese, sin dal 1300, fine diventa anche un'espressione generica di ammirazione o approvazione, simile al francese beau (come in fine arts, "le arti che affascinano la mente e l'immaginazione," 1767, traducendo il francese beaux-arts). Correlati: Finer; finest. L'espressione fine print compare nel 1861 per indicare "caratteri piccoli e ravvicinati;" nel 1934 assume il significato esteso di "qualifiche e limitazioni di un accordo."

"regolare i toni di (una voce o uno strumento musicale), portare a una tonalità corretta o standard," circa 1500, da tune (sostantivo). Inizialmente significava "accordare uno strumento musicale" (fine del XIV secolo), "intonare, recitare, cantare" (metà del XV secolo).

In senso figurato, "mettere in una condizione adeguata o desiderabile," negli anni '20 del 1500, e successivamente, in ambito non musicale, "preparare una macchina per il lavoro" (1814); inoltre, "regolare (l'orecchio, un ricevitore), mettere in uno stato idoneo per un determinato scopo," documentato nel 1887.

La locuzione verbale tune in, riferita alla radio, è attestata dal 1913; l'estensione figurata a "prendere coscienza" è registrata nel 1926 in "Variety." Successivamente è stata estesa anche alla televisione; una precedente espressione verbale per la TV era watch in (1928).

Tune out "eliminare la ricezione radiofonica su una determinata frequenza" è documentato dal 1908; il significato figurato di "ignorare, smettere di prestare attenzione" risale al 1928. Correlati: Tuned; tuning.

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    Tendenze di " fine-tune "

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