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Significato di flatworm

verme piatto; invertebrato semplice e non segmentato; planaria

Etimologia e Storia di flatworm

flatworm(n.)

nome applicato agli animali del gruppo dei planari, un verme piatto o altro invertebrato semplice non segmentato, dal corpo molle, 1721; vedi flat (agg.) + worm (n.). Così chiamati per la loro forma.

Voci correlate

Intorno al 1300, il termine indicava "disteso (su una superficie), prostrato, sdraiato per intero a terra." A metà del XIV secolo, assunse il significato di "livello, tutto su un unico piano; uniforme, liscio." Riferito a un tetto, significava "a bassa inclinazione." Proviene dall'antico norreno flatr, che a sua volta deriva dal proto-germanico *flata- (la stessa radice dell'antico sassone flat "piatto, poco profondo," dell'antico alto tedesco flaz "piatto, livellato," e di flezzi "pavimento"). La radice indoeuropea è *plat-, che significa "espandere."

Dal 1400 circa, il termine è stato usato per descrivere qualcosa "senza curvatura o sporgenza." Il significato di "prosaico, noioso" risale agli anni '70 del 1500, legato all'idea di "privo di caratteristiche, senza contrasto." In riferimento a bevande, è documentato dal 1600; per i seni femminili appare nel 1864. Riguardo alle note musicali, è usato dagli anni '90 del 1500, poiché il tono è "più basso" rispetto a una determinata nota di riferimento. Poiché il Si della scala diatonica moderna è stato il primo a subire questa modifica, sia il segno di bemolle che quello di naturale nella notazione musicale derivano dalla lettera b, presentata in forme arrotondate o squadrate.

Flat tire o flat tyre risale al 1908. Flat-screen (aggettivo) riferito alla televisione appare nel 1969 come tecnologia potenziale. Flat-earth (aggettivo), usato per descrivere chi rifiuta di accettare le prove di una Terra sferica, è documentato dal 1876.

In antico inglese wurm, variante di wyrm, significava "serpente, serpente; drago; rettile" e, in un uso successivo, "verme della terra." Derivava dal proto-germanico *wurmiz, a sua volta proveniente dal proto-indoeuropeo *wrmi-, che significava "verme." Questa radice è stata ricostruita da Watkins come derivante da *wer- (2), che significa "girare, piegare." Per il passaggio da -o- a -u-, vedi come.

Il termine è stato usato nel medio inglese per descrivere qualsiasi creatura strisciante o strisciante considerata nociva o pericolosa, come serpenti, scorpioni, vermi e le presunte cause di alcune malattie. Il termine worms, che indicava "qualsiasi malattia causata dalla presenza di vermi parassiti," risale all'antico inglese tardivo.

Il suo uso scientifico moderno, per indicare una specifica categoria linneana di animali, è datato al XVIII secolo. Come insulto, per designare una "persona abietta, vile o miserabile," risale all'antico inglese. È stato usato per indicare il cibo degli uccelli a metà del XIII secolo e come esca per la pesca intorno al 1300.

Figurativamente, il termine è stato usato per descrivere qualsiasi cosa lenta o furtiva, o che si fa strada mangiando; nel medio inglese spesso simboleggiava la nudità. L'espressione Can of worms, usata in senso figurato per indicare un "problema difficile," risale al 1951 e deriva dalla reale lattina di vermi che un pescatore potrebbe portare con sé, evocando l'immagine di qualcosa di sgradevolmente ingarbugliato.

I cognati includono il greco rhomos, il latino vermis ("verme"), il russo antico vermie ("insetti"), e il lituano varmas ("insetto, zanzara"). Tra i cognati germanici troviamo l'antico sassone, l'antico alto tedesco, il tedesco wurm, l'antico frisone e olandese worm, l'antico norreno ormr, e il gotico waurms, tutti con il significato di "serpente, verme."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of flatworm

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