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Significato di jack-rabbit

lepre di prateria; lepre veloce; coniglio con orecchie lunghe

Etimologia e Storia di jack-rabbit

jack-rabbit(n.)

anche jackrabbit, grande lepre delle praterie, 1863, inglese americano, abbreviazione di jackass-rabbit (1851; vedi jackass + rabbit (n.)); così chiamato per le sue orecchie lunghe. Proverbiale per i suoi scatti di velocità (fino a 45 mph).

Voci correlate

"male ass," 1727, derivato da jack (n.) + ass (n.1). Il significato dispregiativo di "persona stupida" è attestato dal 1784 (Ignatius Sancho). Correlati: Jackassism (1837, inglese americano); jackassery (1833).

Il coniglio è un mammifero comune che scava tane, classificato come roditore, noto per la sua prolificità nella riproduzione. Verso la fine del XIV secolo, il termine rabet, che significa "giovane del coniglio," è emerso, probabilmente derivato dal vallone robète o da un termine simile di un dialetto del nord della Francia, un diminutivo del fiammingo o medio olandese robbe, che significa "coniglio." L'origine di queste parole rimane sconosciuta. Secondo Liberman, si tratta di "un sostantivo germanico con un suffisso francese." Fino al XVIII secolo, l'adulto era conosciuto come coney (vedi).

Zoologically speaking, there are no native rabbits in the United States; they are all hares. But the early colonists, for some unknown reason, dropped the word hare out of their vocabulary, and it is rarely heard in American speech to this day. When it appears it is almost always applied to the so-called Belgian hare, which, curiously enough, is not a hare at all, but a true rabbit. [Mencken, "The American Language"]
Dal punto di vista zoologico, non ci sono conigli autoctoni negli Stati Uniti; sono tutti lepri. Ma i primi coloni, per ragioni sconosciute, hanno eliminato la parola hare dal loro vocabolario, e raramente si sente ancora oggi nel linguaggio americano. Quando appare, è quasi sempre riferita alla cosiddetta lepre belga, che, curiosamente, non è affatto una lepre, ma un vero coniglio. [Mencken, "The American Language"]

Rabbit punch, che significa "colpo sulla nuca" (1915), prende il nome dalla somiglianza con il metodo di un guardiacaccia per eliminare un coniglio ferito. L'atto di estrarre conigli da un cappello come trucco di prestidigitazione è documentato dal 1843. Rabbit's foot, ovvero "portafortuna," è attestato nella cultura afroamericana del sud degli Stati Uniti dal 1879. Riferimenti precedenti indicano il suo uso come strumento per applicare polveri cosmetiche.

[N]ear one of them was the dressing-room of the principal danseuse of the establishment, who was at the time of the rising of the curtain consulting a mirror in regard to the effect produced by the application of a rouge-laden rabbit's foot to her cheeks, and whose toilet we must remark, passim, was not entirely completed. [New York Musical Review and Gazette, Nov. 29, 1856]
[N]elle vicinanze si trovava il camerino della principale danzatrice del locale, che, al momento dell'apertura del sipario, stava consultando uno specchio per valutare l'effetto dell'applicazione di un piede di coniglio imbevuto di rouge sulle sue guance, e il suo trucco, va detto, passim, non era del tutto completato. [New York Musical Review and Gazette, 29 novembre 1856]

Rabbit-hole compare nel 1705. Rabbit ears, che indica "antenna televisiva dipolo," risale al 1950. Nel "Dictionary of the Vulgar Tongue" di Grose del 1785 si trova la voce "RABBIT CATCHER," che significa "ostetrica."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of jack-rabbit

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