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Significato di message

messaggio; comunicazione; notizia

Etimologia e Storia di message

message(n.)

Intorno al 1300, il termine indicava "una comunicazione trasmessa tramite un messaggero, un avviso inviato attraverso un'agenzia". Deriva dall'antico francese message, che significa "messaggio, notizie, ambasciata" (XI secolo), e risale al latino medievale missaticum, a sua volta derivato dal latino missus, che significa "un invio, una partenza, una missione; un lancio, un getto". Questo è il sostantivo derivato dal participio passato di mittere, che significa "rilasciare, lasciare andare; inviare, lanciare" (vedi mission).

In latino, il termine era tradotto in antico inglese con ærende. Il significato religioso specifico di "comunicazione ispirata divinamente tramite un profeta" (anni '40 del 1500) ha portato a un senso più ampio di "il significato generale (di qualcosa)", attestato nel 1828. L'espressione get the message, che significa "capire", è documentata a partire dal 1960.

message(v.)

"inviare messaggi," 1580s, da message (n.). Contrassegnato come "obsoleto" nel Century Dictionary (1895). Il significato "inviare un messaggio elettronico" risale al 1992. Correlati: Messaged; messaging.

Voci correlate

"atto o fatto di inviare messaggi," dal 1865, sostantivo verbale derivato da message (verbo). In medio inglese si trovava messagery, che significava "il trasporto di messaggi" (fine del XIV secolo), proveniente dal francese antico messagerie.

Negli anni '90 del 1500, il termine indicava "un invio all'estero" (in qualità di agente), originariamente riferito ai Gesuiti. Deriva dal latino missionem (nominativo missio), che significa "atto di invio, una spedizione; una liberazione, un atto di libertà; congedo dal servizio, licenziamento". Si tratta di un sostantivo d'azione che proviene dalla radice del participio passato di mittere, che significa "rilasciare, lasciare andare; inviare, lanciare". De Vaan rintraccia questa radice in una forma proto-indoeuropea *m(e)ith-, che significava "scambiare, rimuovere". Questa stessa radice ha dato origine a parole in sanscrito come methete e mimetha, che significano "diventare ostili, litigare", e in gotico in-maidjan, che significa "cambiare". Come scrive De Vaan, "Da un significato originale di 'scambio', si è evoluto verso 'dare, conferire'... e 'lasciare andare, inviare'".

Il significato di "sforzo organizzato per la diffusione della religione o per l'illuminazione di una comunità" si afferma negli anni '40 del 1600. Quello di "posto o stazione missionaria" risale al 1769. L'accezione diplomatica di "gruppo di persone inviate in una terra straniera per affari commerciali o politici" appare negli anni '20 del 1600; in inglese americano, a volte indica "una legazione o ambasciata straniera, l'ufficio di un inviato straniero" (1805).

Il significato generale di "ciò per cui si è inviati o incaricati" emerge negli anni '70 del 1600. Quello di "ciò per cui una persona o una cosa è destinata" (come in man on a mission, one's mission in life) si afferma nel 1805. L'accezione di "invio di un aereo per un'operazione militare" (negli Stati Uniti, dal 1929) si estende successivamente ai voli spaziali (1962), dando origine a mission control, ovvero "il team a terra responsabile della direzione di una navetta spaziale e del suo equipaggio" (1964). Infine, come stile di arredamento, il termine si riferisce a mobili che imitano quelli delle prime missions spagnole nel West americano, attestandosi a partire dal 1900.

Intorno al 1200, messager (alla fine del XII secolo come cognome), "colui che porta un messaggio; il portatore di una comunicazione verbale o scritta," deriva dal francese antico messagier "messaggero, inviato, ambasciatore," a sua volta da message (vedi message (n.)). Con l'inserimento non etimologico di -n- attorno al 1300, per motivi sconosciuti, se non che alla gente piacesse pronunciarlo in quel modo (si veda passenger, harbinger, scavenger). Già dal 1200 usato anche nel senso di "araldo, precursore, annunciatore" (riferito a Giovanni Battista come precursore di Cristo).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of message

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