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Significato di outskirt

periferia; zona esterna; confine

Etimologia e Storia di outskirt

outskirt(n.)

"confine esterno, sezione o parte che 'costeggia' lungo il bordo o il confine," negli anni '90 del 1500, da out- + skirt (sostantivo) nel suo significato secondario di "confine, bordo, parte periferica" (fine del XV secolo; nella forma plurale skirts dagli anni '70 del 1500). Ora usato solo al plurale, outskirts; originariamente in Spenser, e al singolare.

Voci correlate

inizio del XIV secolo (metà XIII secolo come cognome), "parte inferiore dell'abito di una donna," la parte che pende dalla vita, dall'antico norvegese skyrta "camicia, un tipo di kirtle;" vedi shirt, che deriva dal cognato in antico inglese, e dal quale non è sempre distinguibile nei primi usi.

Sviluppo del significato da "camicia" a "gonna" è oscuro; potrebbe derivare dalle lunghe camicie dell'abbigliamento contadino (confronta il cognato in basso tedesco Schört, in alcuni dialetti "abito femminile").

Anche "parte inferiore di un abito maschile, veste clericale, ecc." (fine del XIV secolo). Il significato di "confine, bordo, parte di qualsiasi cosa più lontana dalla massa o dal centro" (in outskirt, ecc.) è registrato alla fine del XV secolo.

Uso metonimico per "donne nel complesso" è dal 1550; il significato gergale di "giovane donna" è dal 1906; skirt-chasing "azioni intraprese nella ricerca romantica o sessuale delle femmine" è attestato dal 1899.

In antico inglese, era un prefisso comune per nomi, aggettivi, avverbi e verbi, con significati come "fuori, verso l'esterno, esterno; avanti, lontano," derivato da out (avv.). Questo uso era ancora più diffuso nel medio inglese e si estendeva anche a sensi come "esterno, all'esterno, da fuori, esterno, esternamente; separato; molto, estremamente; completamente, fino alla fine." Altri significati di out che si sono evoluti nel suo uso come prefisso includono "oltre la superficie o i limiti; al massimo grado; fino a una risoluzione esplicita."

In composition out has either its ordinary adverbial sense, as in outcast, outcome, outlook, etc., or a prepositional force, as in outdoors, or forms transitive verbs denoting a going beyond or surpassing of the object of the verb, in doing the act expressed by the word to which it is prefixed, as in outrun, outshine, outvenom, etc. In the last use especially out may be used with almost any noun or verb. [Century Dictionary]
Nel comporre parole, out mantiene o il suo significato avverbiale comune, come in outcast, outcome, outlook, ecc., oppure assume una forza preposizionale, come in outdoors, o forma verbi transitivi che indicano un superamento o una trascendenza dell'oggetto del verbo, realizzando l'azione espressa dalla parola a cui è prefisso, come in outrun, outshine, outvenom, ecc. In quest'ultimo uso, in particolare, out può essere combinato con quasi qualsiasi nome o verbo. [Century Dictionary]
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    Tendenze di " outskirt "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of outskirt

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