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Significato di rhapsodomancy

divinazione attraverso versi; pratica di predire il futuro con la poesia

Etimologia e Storia di rhapsodomancy

rhapsodomancy(n.)

Il termine "divinazione mediante versi" risale al 1738 e deriva dal francese rhapsodomancie, che a sua volta proviene dal greco rhapsodos, che significa "rhapsodista" (puoi vedere rhapsody per maggiori dettagli), unito a -manteia (consulta -mancy). È interessante notare che si può fare un confronto anche con sortes sotto bibliomancy.

There were various methods of practicing rhapsodomancy—Sometimes they wrote several verses or sentences of a poet, on so many pieces of wood, paper, or the like; shook them together in an urn; and drew out one, which was accounted the lot. Sometimes they cast dice on a table, whereon verses were wrote; and that whereon the dye lodged, contained the prediction. [Chambers' "Cyclopædia," London, 1738]
Esistevano diversi metodi per praticare la rhapsodomancy. A volte scrivevano diversi versi o frasi di un poeta su tanti pezzi di legno, carta o simili; li scuotevano insieme in un'urna e ne estraevano uno, considerato il destino. Altre volte lanciavano dadi su un tavolo, dove erano scritti i versi; e quello su cui si fermava il dado conteneva la predizione. [Chambers' "Cyclopædia," Londra, 1738]

Voci correlate

Nel 1753, il termine si riferisce alla "divinazione aprendo un libro (soprattutto la Bibbia) a caso," con il primo verso che appare considerato come una previsione di eventi futuri. Deriva da biblio- + -mancy. Nei tempi pagani, si utilizzavano le opere di Omero (sortes Homericae) e Virgilio (sortes Virgilianae).

Negli anni '40 del 1500, il termine indicava un "poema epico" e anche "un libro di un poema epico" (adatto per essere recitato tutto in una volta). Deriva dal francese rhapsodie, dal latino rhapsodia, e dal greco rhapsōidia, che significa "composizione in versi, recitazione di poesia epica; un libro, una canzone, un canto". Questo a sua volta proviene da rhapsōdos, che si traduce come "recitatore di poemi epici", letteralmente "colui che cuce o unisce insieme i canti", formato dalla radice di rhaptein, che significa "cucire, unire, tessere" (derivato dalla radice indoeuropea *wer- (2) "girare, piegare") e ōidē, che significa "canto" (vedi ode).

Secondo Beekes, l'idea originale nel termine greco era "chi cuce insieme un poema", riferendosi alla sequenza ininterrotta dei versi epici, in contrapposizione alle composizioni strofiche della lirica. William Mure, nel suo lavoro "Language and Literature of Antient Greece" del 1850, scrive che il termine rhapsōidia omerico "si applicava originariamente alle parti dei poemi abitualmente assegnate a diversi interpreti nell'ordine della recitazione, per poi essere trasferito ai ventiquattro libri, o canti, in cui ogni opera fu permanentemente suddivisa dai grammatici alessandrini."

Nel XVI e XVII secolo, la parola assunse vari significati specifici o estesi, molti dei quali ora sono obsoleti o arcaici. Tra questi c'era "collezione miscellanea, massa confusa (di cose)", che portava quindi a "opera letteraria composta da pezzi disparati o scollegati, una composizione sconclusionata." Questo significato, ora obsoleto, potrebbe aver condotto all'interpretazione successiva di "espressione esaltata o esageratamente entusiasta di sentimenti o emozioni, discorso o scrittura caratterizzati da più entusiasmo che accuratezza o coerenza logica delle idee" (anni '30 del 1600). Il significato di "composizione musicale vivace" è attestato negli anni '50 del 1800.

Elemento di formazione delle parole di origine greca che significa "divinazione tramite," derivato dal francese antico -mancie, dal latino tardo -mantia, e dal greco manteia che si traduce in "oracolo, divinazione." Questo a sua volta proviene da mantis, che indica "colui che divina, un veggente, un profeta; qualcuno toccato dalla follia divina." La radice è mainesthai, che significa "essere ispirato," e si collega a menos, che vuol dire "passione, spirito." Quest'ultimo deriva dalla radice indoeuropea *mnyo-, una forma suffissata della radice *men- (1) che significa "pensare," e da cui derivano termini legati a qualità e stati d'animo o di pensiero. Puoi confrontarlo con mania.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of rhapsodomancy

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