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Significato di scorn

disprezzo; derisione; scherno

Etimologia e Storia di scorn

scorn(n.)

Verso la fine del XII secolo, scorn, skarn, indicava "sentimento o atteggiamento di disprezzo; trattamento sprezzante, abuso beffardo." Si tratta di una forma abbreviata dell'antico francese escarn, che significava "beffa, derisione, disprezzo." Era una parola comune nelle lingue romanze (in spagnolo escarnio, in italiano scherno), di origine germanica, e ha influenzato anche l'antico alto tedesco skern, che significava "beffa, scherno, gioco." (Per ulteriori dettagli, vedi scorn (v.)).

La vocale potrebbe essere stata influenzata dall'antico francese escorne, che significava "affronto, disgrazia." Questa parola è una formazione secondaria derivata da escorner, che letteralmente significa "spezzare (le corna di qualcuno)" (per ulteriori informazioni, vedi il verbo). L'espressione laugh (someone) to scorn, che significa "ridere di qualcuno con disprezzo," risale circa al 1300, come si può leggere in "Sir Bevis."

scorn(v.)

Verso la fine del XII secolo, scornen significava "agire con disprezzo." All'inizio del XIII secolo, il termine si era evoluto per indicare "provare disprezzo o disprezzo, essere sprezzante." Alla fine del XIII secolo, ha assunto anche un significato transitivo, ovvero "tenere in disprezzo o disprezzo." La sua origine è nell'anglo-francese e nell'antico francese del Nord, dove si trovava il verbo escarnir (in antico francese escharnir), un verbo comune nelle lingue romanze, come lo spagnolo escarnir e l'italiano schernire. Questo termine deriva da una radice germanica, precisamente dal proto-germanico *skarnjan, che significava "deridere, prendere in giro." Da qui si svilupparono anche parole come il medio alto tedesco scherzen ("saltare di gioia") e l'alto tedesco antico skernon, oltre al medio olandese schernen.

Il Dizionario di Oxford (OED) respinge l'idea che il cambiamento di vocale nelle lingue romanze possa essere stato influenzato o confuso con l'antico francese escorner, che significava "privare di corna." Questo termine, infatti, si traduceva in "privare di onore o ornamento, disonorare," e proveniva dal latino volgare *excornare (da cui l'italiano scornare, "trattare con disprezzo"). La sua costruzione si basava sul latino ex-, che significa "senza" (vedi ex-), unito a cornu, che significa "corno" (vedi horn (n.)).

Voci correlate

In antico inglese, horn indicava "corno di un animale; protuberanza, pinnacolo," ma anche "strumento a fiato" (originariamente realizzato con corni di animali). Questa parola deriva dal proto-germanico *hurni- (che ha dato origine anche al tedesco Horn, al fiammingo horen, all'antico frisone horn e al gotico haurn), e affonda le radici nella radice indoeuropea *ker- (1), che significava "corno; testa."

Verso la fine del XIV secolo, il termine era usato per indicare "una delle punte della luna crescente." Il nome è stato poi mantenuto per una categoria di strumenti musicali che si sono evoluti dal corno da caccia; il corno francese è il vero rappresentante di questa categoria. L'uso per indicare i dilemmi risale agli anni '40 del 1500, mentre quello per i segnali acustici delle automobili è documentato dal 1901. Il significato gergale di "pene eretto" è emerso intorno al 1600, e nel gergo jazzistico il termine "tromba" è attestato solo nel 1921. L'accezione di "telefono" è comparsa nel 1945. I significati figurati del latino cornu includevano "punto saliente, argomento principale; ala, fianco; potere, coraggio, forza." L'espressione Horn of plenty risale agli anni '80 del 1500. L'atto di make horns at, ovvero "alzare il pugno con le due dita esterne tese" come gesto di insulto, è documentato intorno al 1600.

Il corno è diventato simbolo di infedeltà coniugale a partire dalla metà del XV secolo (si pensava che la vittima ne sviluppasse uno sulla testa). Questa immagine è diffusa in tutta Europa e potrebbe risalire all'antica Grecia. Il linguista tedesco Hermann Dunger, nel suo studio 'Hörner Aufsetzen' und 'Hahnrei' pubblicato su "Germania" nel 1884, attribuisce il fenomeno a una pratica superstite fino al XIX secolo: "l'antica usanza di innestare i speroni di un gallo castrato sulla radice della cresta asportata, che li faceva crescere come corna" [James Hastings, "Encyclopedia of Religion and Ethics"]. Tuttavia, l'immagine potrebbe anche essere nata da un gesto generale di disprezzo o insulto rivolto ai mariti traditi, "che sono stati oggetto di scherno popolare in tutte le epoche" [Hastings].

Attorno al 1300, il termine indicava "una persona che disprezza o deride, un beffardo," in passato usato soprattutto per descrivere "chi schernisce la religione, chi deride o deride le regole e i leader della chiesa," un sostantivo agente derivato da scorn (verbo).

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Tendenze di " scorn "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of scorn

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