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Significato di sheen

lucentezza; splendore; brillantezza

Etimologia e Storia di sheen

sheen(n.)

"shining, luster, brightness, splendor" 1602 (in "Hamlet" iii.2), uso sostantivato dell'aggettivo sheene "bella, luminosa," dall'inglese antico scene, sciene "bella; luminosa, brillante," dal proto-germanico *skauniz "conspicua" (origine anche dell'frisone antico skene, medio olandese scone, olandese schoon, alto tedesco antico skoni, tedesco schön "giusta, bella;" gotico skaunjai "bella"), dalla radice PIE *keu- "vedere, osservare, percepire." È correlato a show (verbo), e l'OED lo definisce "praticamente un sostantivo verbale di shine."

Il significato "sottile pellicola d'olio sull'acqua" risale al 1970. Come aggettivo ora è usato solo in contesti poetici o arcaici, ma nel medio inglese veniva usato dopo il nome di una donna, o come sostantivo, "bella, donna affascinante."

Voci correlate

Il termine medio inglese shinen deriva dall'antico inglese scinan, che significa "emissione di luce, irradiare, brillare; essere radioso o splendente, illuminare". Quando si riferisce a persone, può anche significare "essere molto visibili" (è un verbo forte di prima classe; al passato si coniuga in scan e il participio passato è scinen). Si pensa che provenga dal proto-germanico *skeinanan (che ha dato origine anche all'antico sassone e all'antico alto tedesco skinan, all'antico norreno e all'antico frisone skina, al fiammingo schijnen, al tedesco scheinen e al gotico skeinan, tutti con il significato di "brillare, apparire"). Potrebbe derivare da una radice indoeuropea *skai-, che significa "brillare, luccicare" (da cui anche il termine in antico slavo ecclesiastico sinati, che significa "scintillare, brillare").

In antichi testi, si riferisce a superfici lisce o lucidate, indicando "luccichio, emissione di luce riflessa", e appare verso la fine dell'antico inglese. Quando si parla di una persona o di un volto, può significare "avere la pelle chiara, essere belli", attorno al 1200. In medio inglese, si usava anche per descrivere notti senza nuvole e piene di stelle. Il significato transitivo di "far brillare" si sviluppa negli anni '80 del 1500, mentre l'accezione "lucidare (stivali)" compare negli anni '10 del 1600. Correlati: Shined (nel senso di lucidare le scarpe), altrimenti si usa shone; shining.

Il Medio Inglese sheuen deriva dall'Antico Inglese sceawian, che significa "guardare, vedere, osservare, scrutare, esaminare; cercare, scegliere." Questo a sua volta proviene dal Proto-Germanico *skauwojanan, che è all'origine anche dell'Antico Sassone skauwon ("guardare"), dell'Antico Frisone skawia, dell'Olandese schouwen e dell'Antico Alto Tedesco scouwon ("guardare"). La radice Proto-Germanica *skau- significa "guardare, osservare" ed è collegata alla radice Proto-Indoeuropea *skou-, variante di *keu-, che significa "vedere, osservare, percepire."

Il significato causale "far vedere, mettere in vista, rendere noto" si è sviluppato intorno al 1200 per motivi sconosciuti ed è unico per l'inglese (in tedesco schauen significa ancora "guardare"). In un secolo ha soppiantato il significato originale. Il senso di "spiegare, chiarire" risale circa al 1300, insieme a quello intransitivo di "essere visto, apparire."

La grafia shew, popolare nel XVIII secolo e in uso fino all'inizio del XIX, riflette una pronuncia ormai obsoleta (che rimava con view). Il significato nel contesto delle corse di cavalli di "finire terzo o tra i primi tre" risale al 1903, forse derivato da un precedente uso nel gioco delle carte.

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Tendenze di " sheen "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of sheen

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