"rivestimento esterno duro," inglese medio shel, shelle, dall'inglese antico sciell, scill, anglosassone scell "conchiglia; guscio d'uovo," che è collegato all'inglese antico scealu "guscio, buccia," dal proto-germanico *skaljo "pezzo tagliato; guscio; scaglia" (origine anche del frisone occidentale skyl "buccia, corteccia," basso tedesco medio schelle "baccello, corteccia, guscio d'uovo," gotico skalja "tegola"), con l'idea condivisa di "rivestimento che si stacca," dalla radice proto-indoeuropea *skel- (1) "tagliare." L'italiano scaglia "scaglia" proviene dal germanico.
Già nell'inglese antico tardo con il significato di "rivestimento o strato." Il senso generale di "rivestimento protettivo di alcuni invertebrati" si trova nell'inglese medio (intorno al 1400 come "casa di una lumaca;" negli anni '40 del 1500 in riferimento a una tartaruga o un delfino); il significato di "strato esterno di una noce" (o di un frutto considerato come una noce) è attestato a metà del XIV secolo. Con l'idea di "mera esternità," quindi "cosa vuota o hollows" negli anni '50 del 1600. Il significato di "struttura vuota" risale al 1791; quello di "struttura per una banda o un'orchestra" è attestato dal 1938. Essere out of (one's) shell "uscito alla vita" è documentato negli anni '50 del 1500.
L'uso militare per "proiettile esplosivo" risale agli anni '40 del 1600, inizialmente per le granate a mano, e originariamente in riferimento al contenitore metallico in cui venivano mescolati polvere da sparo e proiettili; l'idea è quella di un "oggetto cavo" riempito di esplosivi. Da qui shell shock, "reazione traumatica allo stress della battaglia," registrato nel 1915.
Shell game "una truffa" risale al 1890, da una versione del gioco delle tre carte giocato con un pisello e gusci di noce.