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Etimologia e Storia di thereat

thereat(adv.)

"in quel luogo, in quel punto, lì," inglese medio ther-at, dall'inglese antico þær-æt; vedi there + at.

L'inglese medio aveva anche ther-right (avv.), anche ther-rights, "proprio lì, in quel punto, proprio in quel luogo," anche "proprio allora, immediatamente," dall'inglese antico þær-rihte, þær-rihtes.

Voci correlate

Il termine inglese antico æt deriva dal proto-germanico *at (che ha dato origine anche all'antico norreno, gotico at, antico frisone et, antico alto tedesco az). La sua radice risale al proto-indoeuropeo *ad-, che significa "verso, vicino, a." Questo uso si è perso in tedesco e olandese, dove si è adottato l'equivalente di to; nelle lingue scandinave, invece, to è scomparso e at ha preso il suo posto.

At is used to denote relations of so many kinds, and some of these so remote from its primary local sense, that a classification of its uses is very difficult. [OED]
At è impiegato per esprimere una varietà di relazioni, alcune delle quali si discostano notevolmente dal suo significato locale originale, rendendo difficile una classificazione dei suoi usi. [OED]

Nella scelta tra at church, in church, ecc., at si distingue correttamente da in o on per il suo legame pratico; un fedele è at church, mentre un turista è in the church. Nel XIX secolo, at veniva usato per indicare i punti cardinali come regioni di un paese (at the South), anche se in seguito si è preferito l'uso di in.

L'uso colloquiale di at dopo where (come in where it's at) è documentato da Bartlett (1859). L'espressione At last appare già dalla fine del XIII secolo; la frase avverbiale at least era in uso nel 1775. In inglese medio, at veniva usato liberamente con le preposizioni (come in at after, presente in Shakespeare), ma questo uso è andato affievolendosi, rimanendo solo in espressioni come at about.

In antico inglese, þær significava "in o presso quel luogo definito" e poteva anche esprimere concetti come "fino a quel punto" o "a condizione che", simile a un'espressione che indicava un certo progresso in un'azione. La sua origine è nel proto-germanico *thær, che ha dato vita a parole simili in diverse lingue germaniche, come l'antico sassone thar, l'antico frisone ther, il medio basso tedesco dar, il medio olandese daer, l'olandese moderno daar, l'antico alto tedesco dar, il tedesco moderno da, il gotico þar e l'antico norreno þar. Si ritiene che derivi dalla radice indoeuropea *tar-, che significava "là" (come in sanscrito tar-hi, "allora"). Questa radice si compone di *to- (vedi the) e di un suffisso avverbiale *-r.

Il suo uso come soggetto grammaticale indefinito, come in a fool there was ("c'era un pazzo"), risale all'antico inglese. L'uso interiezionale, per attirare l'attenzione su qualcosa, simile a "così!" o "guarda!", è documentato a partire dagli anni '30 del 1500, spesso per esprimere certezza, incoraggiamento o consolazione. L'espressione There, there, usata per confortare qualcuno, è attestata nel 1872.

In contesti più bruschi o informali, come in hey, there o you, there, appare già negli anni '80 del 1500. L'espressione There he (or she) goes, usata per sottolineare un modo di agire o parlare, è documentata nel 1780. L'affermazione There it is, che esprime semplicità o conclusione, compare nel 1857.

La forma That there, usata per enfatizzare that, è attestata nel 1742 ed è considerata un pleonasmo colloquiale, come dire that (one) there ("quello lì"). L'espressione been there, che significa "aver già vissuto un'esperienza simile", è documentata dal 1877. Infine, l'espressione colloquiale be all there, che indica di essere lucidi o in controllo delle proprie facoltà, risale al 1864.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of thereat

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