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Significato di unlike

diverso; non simile; dissimile

Etimologia e Storia di unlike

unlike(adj.)

Intorno al 1200, significa "non somigliante," derivato da un- (1) che significa "non" + like (aggettivo). Formazione simile si trova in antico inglese con ungelic, in antico frisone unlik, in antico norreno ulikr, in medio danese ulige, e in tedesco ungleich. Correlato: Unlikeness.

unlike(adv.)

Metà del XIV secolo, con il significato di "in modo irregolare, ineguale" (senso ora obsoleto), deriva da unlike (aggettivo) oppure da un- (1) "non" + like (avverbio). A partire dall'inizio del XV secolo viene usato per indicare "in un modo che differisce."

unlike(v.)

"smettere di piacere," 1761, da un- (2), prefisso di inversione, + like (v.). In precedenza "dispiacere" (fine 13° secolo). Correlati: Unliked; unliking.

Voci correlate

«avere le stesse caratteristiche o qualità» (di un altro), circa 1200, lik, abbreviazione di y-lik, derivante dall'inglese antico gelic «simile, uguale», dal proto-germanico *(ga)leika- «avere la stessa forma», letteralmente «con un corpo corrispondente» (origine anche dell'antico sassone gilik, olandese gelijk, tedesco gleich, gotico galeiks «ugualmente, simile»).

Questo è un composto di *ga- «con, insieme» + la radice germanica *lik- «corpo, forma; simile, stesso» (origine anche dell'inglese antico lic «corpo, cadavere»; vedi lich). Etimologicamente analogo al latino conform. La forma moderna (anziché *lich) potrebbe derivare da un discendente settentrionale del cognato norreno della parola inglese antica, glikr.

In passato si usava con il comparativo liker e il superlativo likest (ancora in uso nel 17° secolo). La preposizione (circa 1200) e l'avverbio (circa 1300) derivano entrambe dall'aggettivo. Come congiunzione, attestata per la prima volta all'inizio del 16° secolo, è un'abbreviazione di like as, like unto. L'espressione colloquiale like to «quasi, quasi» («I like to died laughing») è del 17° secolo, abbreviazione di was like to/had like to «essere vicino a, essere probabile». L'espressione feel like «voler fare, essere dell'umore per» risale al 1863, originariamente inglese americano. Il modello proverbiale come in like father, like son è registrato dagli anni '40 del 1500.

Il significato «come» («A Town Like Alice») è attestato dal 1886. La parola è stata usata come riempitivo posticipato ("going really fast, like") dal 1778; come presunto enfatico ("going, like, really fast") dal 1950, originariamente nello slang della controcultura e nel linguaggio bop. La frase more like it «più vicino a ciò che si desidera» è del 1888.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Tendenze di " unlike "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unlike

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