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Etimologia e Storia di upmost

upmost(adv.)

1550s, da up- + most.

Voci correlate

In antico inglese, mast significava "il maggiore per numero, quantità o estensione; il più grande," in precedenza mæst, derivato dal proto-germanico *maistaz (che è anche all'origine di mest in antico sassone, mast in antico frisone, mestr in antico norreno, meest in olandese, meist in tedesco e maists in gotico, tutte forme che significano "il più"). Si trattava della forma superlativa del proto-germanico *maiz, che è alla base di ma e mara in antico inglese (vedi more). In antico inglese veniva usato come superlativo di micel ("grande, elevato," vedi mickle), e in seguito è diventato il superlativo di much. La vocale è stata influenzata da more.

Il significato originale di "il più grande" si è conservato nell'espressione for the most part (metà del XIV secolo; in antico inglese si usava þa mæste dæl). Lo slang the most, che significa "il migliore, estremamente buono," è attestato dal 1953. In antico inglese era anche usato come avverbio e, nella fase finale dell'antico inglese, come sostantivo, per indicare "il numero maggiore o il più grande." Il significato di "il massimo valore o vantaggio" nell'espressione make the most of (qualcosa) risale agli anni '20 del 1500. Correlato: Mostly.

Il doppio superlativo mostest, che significa "la maggiore quantità o grado," appare nel 1849 nel vernacolo del sud degli Stati Uniti e tra le comunità afroamericane. La formula per la vittoria in battaglia, attribuita al noto generale confederato Nathan Bedford Forrest, che non aveva ricevuto un'istruzione formale, è attestata per la prima volta nel 1886 come Git thar the fastest with the mostest men.

Tra il XV e il XVII secolo, in inglese si usavano anche espressioni come mostwhat ("per la maggior parte"), mostwhen ("nella maggior parte delle occasioni") e mostwhere ("nella maggior parte dei luoghi").

un prefisso che porta vari sensi di up, incluso "verso una posizione più elevata; a o verso una fonte, testa o centro; in o verso una posizione eretta;" originariamente dall'antico inglese up (avv.). Corrisponde all'olandese op-, tedesco auf-, antico norreno upp-.

Le formazioni moderne con esso includono upchuck, update, upfield, upgrade (v.), upload, upswing (n.), upscale, uptight, tutte dal 20° secolo.

Il prefisso era altamente produttivo nell'antico e medio inglese (e tra i poeti di tutte le epoche), formando verbi up dove l'inglese moderno usa "verb up." Alcuni di questi (uplift) sopravvivono.

Molti non lo fanno: Upbear, upblaze, upblow, upbreak, updress, upgive, uphang, upshut, upsit, upspeak, uptie, upthrow, upwake, ecc. I vecchi verbi non sono tanto arcaici quanto dissolti. In alcuni casi due forme sopravvivono per sostenere (a volte contrarie) distinte sensi: Hold up e uphold; set up e upset.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of upmost

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