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Significato di victimless

senza vittime; privo di danno a terzi; non lesivo

Etimologia e Storia di victimless

victimless(adj.)

Di solito usato in riferimento ai crimini, risale al 1907 e deriva da victim + -less.

Voci correlate

Metà del XV secolo: "animale sacrificale, creatura vivente uccisa e offerta in sacrificio a una divinità o a una forza soprannaturale, o nell'ambito di un rito religioso." Deriva dal latino victima, che significa "animale sacrificale; persona o animale ucciso come sacrificio," una parola di origine incerta.

Potrebbe essere collegata a vicis, che significa "turno, occasione" (come in vicarious). De Vaan osserva che "l'applicazione di 'turno' in un contesto di scambio può facilmente portare a un significato di 'scambio', come nei corrispondenti germanici. La victima potrebbe quindi essere il 'scambio' con gli dèi... Ma ci sono altre possibilità." Menziona una possibile connessione con una radice protoindoeuropea per "selezionare, setacciare," così come un possibile legame con l'inglese antico wig ("idolo"), il gotico weihs ("santo"), il tedesco weihen ("consacrare") (si veda Weihnachten per "Natale") nell'idea di "un animale consacrato."

Il significato di "persona gravemente ferita, torturata o uccisa da un'altra" è attestato a partire dagli anni '50 del 1600. Quello di "persona oppressa da qualche potere o situazione, persona rovinata o gravemente danneggiata o costretta a soffrire nella ricerca di un obiettivo, o per la soddisfazione di una passione o infatuazione, o a causa di malattie o disastri" risale al 1718 (gli esempi forniti dal Century Dictionary includono ambizione, reumatismo, un incidente ferroviario). Il significato più debole di "persona sfruttata, chi viene ingannato o raggirato" è documentato dal 1781.

Correlato: Victimhood (1831). In inglese antico, victimis era reso con onsegednessum.

Il suffisso che forma parole e significa "privo di, non può essere, non è" proviene dall'inglese antico -leas, che deriva da leas, il quale significava "libero da, privo di, falso, fittizio." Questo a sua volta trae origine dal proto-germanico *lausaz, con cognati come l'olandese -loos, il tedesco -los che significa "-less," e il norreno antico lauss, che indicava "lento, libero, vacante, dissoluto." In medio olandese si trovava los, mentre in tedesco los significava "lento, libero." Infine, in gotico si usava laus per indicare "vuoto, vano." Tutti questi termini risalgono alla radice indoeuropea *leu-, che significava "allentare, dividere, tagliare." È correlato a loose e lease.

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    Tendenze di " victimless "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of victimless

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