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Significato di breathy

soffocato; pieno di respiro; che emette un suono di respiro

Etimologia e Storia di breathy

breathy(adj.)

Negli anni 1520, il termine si riferiva a qualcosa legato al respiro, derivato da breath e -y (2). Riguardo alle voci, assunse il significato di "piena di respiro" a partire dal 1883. È correlato a: Breathily; breathiness.

Voci correlate

Il termine antico inglese bræð significava "odore, profumo, puzzo, esalazione, vapore" (la parola inglese antica per "aria espirata dai polmoni" era æðm), e deriva dal proto-germanico *bræthaz, che indicava "odore, esalazione" (da cui anche l'alto tedesco antico bradam e il tedesco Brodem, entrambi significanti "respiro, vapore"). Potrebbe derivare, secondo Watkins, da una radice proto-indoeuropea *gwhre- che significava "respirare; annusare." La vocale lunga originale (preservata in breathe) è diventata breve nel tempo.

Il significato di "capacità di respirare," e quindi di "vita," risale circa al 1300. L'interpretazione come "un singolo atto di respirazione" appare alla fine del XV secolo, mentre l'idea di "durata di un respiro, un momento, un breve intervallo di tempo" si sviluppa all'inizio del XIII secolo. Il significato di "una brezza, un movimento di aria libera" emerge alla fine del XIV secolo.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " breathy "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of breathy

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