Verso la fine del XII secolo, il termine indicava "qualsiasi prodotto vegetale utile per gli esseri umani o gli animali." Derivava dall'antico francese fruit, che significava "frutto, frutto consumato come dessert; raccolto; azione virtuosa" (XII secolo), e risaliva al latino fructus, che si traduceva come "un piacere, una gioia, una soddisfazione; proventi, prodotti, frutti, raccolti." La radice frug- proveniva dal verbo frui, che significava "utilizzare, godere," e si collegava a una forma suffissata della radice protoindoeuropea *bhrug-, che significava "godere." Da qui, molti termini derivati si riferivano ai prodotti agricoli. Anche in spagnolo fruto, in italiano frutto, in tedesco Frucht e in svedese frukt- si sono sviluppati dalla stessa radice latina.
Inizialmente, in inglese, il termine abbracciava tutti i prodotti della terra, come verdure, noci, cereali e ghiande. Il significato più ristretto che conosciamo oggi si è affermato all'inizio del XIII secolo. In un contesto agricolo, ha anche assunto il significato di "reddito derivante dai prodotti agricoli, entrate o profitti provenienti dalla terra" (metà del XIV secolo), da cui è derivato il concetto di "profitto." Questo senso classico è ancora presente nell'espressione fruits of (one's) labor, che si traduce come "frutti del proprio lavoro."
Il significato di "progenie, discendenza, bambino" è attestato dalla metà del XIII secolo, mentre quello di "conseguenza, risultato" risale alla fine del XIV secolo. L'accezione di "persona strana, eccentrica" appare nel 1910, e quella di "omosessuale maschile" nel 1927. Nel 1931, il termine è stato notato anche come gergo da vagabondi per indicare "una ragazza o una donna disposta ad accontentare," probabilmente a causa della sua associazione con l'idea di "facile preda." Fruit salad è attestato dal 1861, fruit-cocktail dal 1900 e fruit-bat già nel 1869.