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Significato di gold

oro; metallo prezioso di colore giallo; simbolo di ricchezza e valore

Etimologia e Storia di gold

gold(n.)

"metallo prezioso noto per il suo colore, lucentezza, malleabilità e resistenza alla ruggine o ossidazione," dall'inglese antico gold, derivato dal proto-germanico *gulthan "oro" (origine anche dell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco gold, tedesco Gold, medio olandese gout, olandese goud, antico norreno gull, danese guld, gotico gulþ). Si ricostruisce (secondo Watkins) che derivi dalla radice proto-indoeuropea *ghel- (2) "brillare," con derivati che indicano l'oro (il metallo "luminoso").

Si dice che questa radice sia quella generale indoeuropea per "oro," presente nel germanico, balto-slavo (si veda l'antico slavo ecclesiastico zlato, russo zoloto, "oro"), e indoeuropeo. Il finlandese kulta proviene dal tedesco; l'ungherese izlot è di origine slava. Per il latino aurum si veda aureate. Il greco khrysos è probabilmente di origine semitica.

Dai tempi di Omero fino al medio inglese, il "rosso" è spesso indicato come il colore caratteristico dell'oro puro o degli oggetti realizzati con esso. Questo potrebbe derivare da un'antica pratica di testare la purezza dell'oro riscaldandolo; nel medio inglese red gold significava "oro puro" (circa 1200).

Nay, even more than this, the oftener gold is subjected to the action of fire, the more refined in quality it becomes; indeed, fire is one test of its goodness, as, when submitted to intense heat, gold ought to assume a similar colour, and turn red and igneous in appearance; a mode of testing which is known as "obrussa." [Pliny, "Natural History," 33.19]
Anzi, più l'oro è sottoposto all'azione del fuoco, più si affina nella qualità; infatti, il fuoco è uno dei test della sua bontà, poiché, quando esposto a un calore intenso, l'oro dovrebbe assumere un colore simile, diventando rosso e dall'aspetto incandescente; un metodo di prova noto come "obrussa." [Plinio, "Storia Naturale," 33.19]

gold(adj.)

Intorno al 1200, deriva da gold (sostantivo); confronta golden. Riferito al colore del metallo, è attestato dal 1400 circa. Gold rush è documentato dal 1859, originariamente in un contesto australiano. Gold medal come primo premio risale al 1757. Gold record, un disco di grammofono dorato incorniciato per commemorare un certo livello di vendite, è del 1948.

Joe Grady and Ed Hurst, WPEN disk jockey team, will be given a gold record by Mercury of the one-millionth copy of Frankie Lane's waxing of That's My Desire, January 10, for having done so much to plug the platter in these parts [Philadelphia]. [Billboard magazine, Jan. 10, 1948]
Joe Grady ed Ed Hurst, il duo di disk jockey di WPEN, riceveranno un disco d'oro da Mercury per la milionesima copia della registrazione di Frankie Laine di That's My Desire, il 10 gennaio, per aver fatto tanto per promuovere il disco in queste zone [Philadelphia]. [Billboard magazine, 10 gennaio 1948]

Voci correlate

All'inizio del 15° secolo, il termine veniva usato per descrivere qualcosa che assomigliava all'oro o che aveva un colore dorato. Ma non si limitava a questo significato letterale; veniva anche usato in senso figurato per indicare qualcosa di splendido o brillante. La parola deriva dal latino aureatus, che significa "decorato con oro," a sua volta derivato da aureus, che significa "dorato," e da aurum, che significa "oro." Queste radici affondano nelle lingue indoeuropee, risalendo alla radice *aus- (2), che significava "oro." Questa stessa radice è all'origine di parole in altre lingue antiche, come il sanscrito ayah ("metallo"), l'avestano ayo, il latino aes ("ottone"), l'antico inglese ar ("ottone, rame, bronzo"), il gotico aiz ("bronzo") e l'antico lituano ausas ("oro"). È probabile che questa radice sia collegata anche alla radice *aus- (1), che significa "brillare."

Il termine è stato particolarmente utilizzato per descrivere stili letterari o retorici altamente ornamentati. Un termine correlato è Aureation.

Intorno al 1300, il termine significava "fatto di oro" ed era composto da gold (sostantivo) e -en (2), sostituendo il medio inglese gilden, derivato dall'antico inglese gyldan. Gold è uno dei pochi sostantivi dell'inglese moderno che forma aggettivi per indicare "fatto di ______" aggiungendo -en (come in wooden, leaden, waxen, olden); quelli che sono sopravvissuti spesso lo fanno in contesti specializzati. Anche in antico inglese esistevano forme come silfren ("fatto di argento"), stænen ("fatto di pietra"), ecc.

Verso la fine del XIV secolo, il termine ha iniziato a essere usato per indicare "del colore dell'oro". Il significato figurato di "eccellente, prezioso, migliore, più valioso" risale sempre alla fine del XIV secolo, mentre quello di "favorevole, propizio" appare intorno al 1600. L'espressione Golden mean, che significa "evitare gli eccessi", traduce il latino aurea mediocritas (Orazio). Golden age, che indica un "periodo di perfezione passata", compare negli anni '50 del 1500, ispirato a concetti presenti negli scrittori greci e latini; nel significato di "vecchiaia" è attestato solo dal 1961. Il canale d'ingresso della Baia di San Francisco fu battezzato Golden Gate da John C. Fremont nel 1866. La regola morale golden rule era in origine nota come golden law (anni '70 del 1600).

Whatsoever ye would that men should do to you, do ye even so to them [Matthew vii.12]
Qualunque cosa vogliate che gli uomini facciano a voi, fatela anche voi a loro [Matteo 7:12].
Do not do unto others as you would that they should do unto you. Their tastes may not be the same. [George Bernard Shaw, 1898]
Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi. I loro gusti potrebbero non essere gli stessi. [George Bernard Shaw, 1898].
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Tendenze di " gold "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of gold

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