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Significato di revelation

rivelazione; scoperta; divulgazione

Etimologia e Storia di revelation

revelation(n.)

Intorno al 1300, il termine revelacioun indicava la "divulgazione di informazioni o conoscenze all'uomo da parte di un'agenzia divina o soprannaturale." Derivava dal francese antico revelacion e direttamente dal latino revelationem (al nominativo revelatio), un sostantivo d'azione formato dalla radice del participio passato di revelare, che significa "scoprire, svelare, mettere a nudo" (vedi reveal).

Il significato più generale di "divulgazione di fatti a chi prima ne era ignaro" è attestato dalla fine del XIV secolo; mentre il senso di "divulgazione sorprendente" risale al 1862. Come titolo dell'ultimo libro del Nuovo Testamento (Revelation of St. John), è documentato dalla fine del XIV secolo (vedi apocalypse); mentre come semplice Revelations appare già negli anni '90 del 1600.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava "rivelazione, divulgazione" ed era tratto dal latino ecclesiastico apocalypsis, che a sua volta proveniva dal greco apokalyptein, ossia "scoprire, rivelare". Questo verbo greco si compone di apo, che significa "da, lontano da" (puoi vedere apo-), e kalyptein, che vuol dire "coprire, nascondere" (derivato dalla radice indoeuropea *kel- (1), che significa "coprire, nascondere, salvare"). La narrazione cristiana della fine del mondo fa parte della rivelazione contenuta nel libro di Giovanni di Patmos, intitolato "Apokalypsis". Questo titolo è stato tradotto in inglese come pocalipsis attorno al 1050, "Apocalypse" circa nel 1230, e "Revelation" da Wycliffe intorno al 1380.

Nel medio inglese, il termine aveva un significato più ampio, che includeva "intuizione, visione; allucinazione". L'accezione moderna di "evento catastrofico" è più recente e non è presente nella seconda edizione dell'Oxford English Dictionary del 1989. Il termine apocalypticism, che indica la "credenza in una fine imminente del mondo attuale", risale invece al 1858. Per quanto riguarda i sostantivi agenti, sono stati proposti vari termini per designare "autore o interprete dell'Apocalisse", come apocalypst (1829), apocalypt (1834) e apocalyptist (1824).

Intorno al 1400, il termine revelen si usava per indicare "dischiudere, rivelare, far conoscere (in modo soprannaturale o per intervento divino, come verità religiosa)." Proveniva dal francese antico reveler, che significava "rivelare" (XIV secolo), e affondava le radici nel latino revelare, che si traduceva con "svelare, scoprire, rivelare." Letteralmente, il termine significava "togliere il velo," e si componeva di re-, che indicava un ritorno o una ripetizione, ma qui probabilmente suggeriva un "opposto" o un passaggio a uno stato opposto (vedi re-), unito a velare, che significava "coprire, velare," derivato da velum, ossia "un velo" (consulta anche veil (n.)). Il termine è correlato a Revealed, revealer e revealing. L'accezione di "mostrare, rendere chiaro o visibile, esporre alla vista" si affermò intorno al 1500.

"che serve a rivelare; avente la natura o il carattere di una rivelazione," 1882; vedi revelation + -ory.

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