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Significato di sark

camicia; tunica; indumento

Etimologia e Storia di sark

sark(n.)

"camicia, chemise, indumento di lino o cotone per entrambi i sessi," Medio Inglese serk, tardo Antico Inglese serc "camicia, corazza, giubbotto di maglia," che è sopravvissuto come parola nei dialetti scozzesi e settentrionali. Potrebbe essere la parola Antico Inglese influenzata nella pronuncia e nella scrittura dal suo cognato Antico Norreno serkr, oppure quella parola al posto di quella nativa. È una parola di origine germanica generale (vedi shirt e confronta anche berserk).

Voci correlate

1844, da berserk (n.) "guerriero norreno" (dal 1835), una forma alternativa di berserker, una parola introdotta (come berserkar) da Sir Walter Scott in "The Pirate" (1822), dall'antico norreno berserkr (n.) "guerriero furioso dotato di forza sovrumana." Probabilmente deriva da *ber- "orso" + serkr "camicia," quindi letteralmente "un guerriero vestito di pelle d'orso" (vedi bear (n.) + sark). Così non, come credeva evidentemente Scott, dall'antico norreno berr "nudo, scoperto" e significante "guerriero che combatte senza armatura."

Thorkelin, in the essay on the Berserkir, appended to his edition of the Kristni Saga, tells that an old name of the Berserk frenzy was hamremmi, i.e., strength acquired from another strange body, because it was anciently believed that the persons who were liable to this frenzy were mysteriously endowed, during its accesses, with a strange body of unearthly strength. If, however, the Berserk was called on by his own name, he lost his mysterious form, and his ordinary strength alone remained. [Notes and Queries, Dec. 28, 1850]
Thorkelin, nel saggio sui Berserkir, allegato alla sua edizione della Kristni Saga, racconta che un antico nome della frenesia Berserk era hamremmi, cioè forza acquisita da un altro corpo strano, perché si credeva anticamente che le persone soggette a questa frenesia fossero misteriosamente dotate, durante i suoi accessi, di un corpo strano di forza ultraterrena. Se, tuttavia, il Berserk veniva chiamato con il suo nome, perdeva la sua forma misteriosa, e rimaneva solo la sua forza ordinaria. [Notes and Queries, 28 dicembre 1850]

Forse scrittori successivi fraintendevano il -r per un suffisso di nome agente. Il quadro è ulteriormente complicato perché ha la forma del plurale antico norreno, e l'inglese berserker a volte è plurale. L'uso aggettivale probabilmente è cresciuto da frasi come berserk frenzy, o come un titolo (Arngrim the Berserk).

In medio inglese si trovano forme come shirt e shirte, che indicano un "indumento per la parte superiore del corpo indossato a contatto con la pelle." Queste derivano dall'inglese antico scyrte, a sua volta proveniente dal proto-germanico *skurtjon, che significa "un indumento corto." Questa radice è condivisa da parole come il norreno skyrta e lo svedese skjorta, che significano "gonna" o "cortina," e da termini come il medio olandese scorte e l'olandese moderno schort, che significano "grembiule." Anche il medio basso tedesco schörte, il medio alto tedesco schurz e il tedesco moderno Schurz si riferiscono a un "grembiule." Potrebbe esserci un legame con l'inglese antico scort o sceort, che significano "corto," e risalgono alla radice indoeuropea *sker- (1), che significa "tagliare," suggerendo l'idea di "un pezzo tagliato."

Secondo l'Oxford English Dictionary, il significato del termine in inglese antico è poco chiaro, poiché l'unico esempio noto è una glossatura in cui il significato del termine latino potrebbe non essere stato compreso. Altre lingue, come il lituano šarkas ("camicia"), il antico slavo ecclesiastico sraka ("tonaca"), il russo soročka e il finlandese sarkki ("camicia"), potrebbero derivare dal germanico.

Un tempo, la camicia era il principale indumento intimo indossato sia da uomini che da donne. Oggi, però, è principalmente associata agli uomini; per quanto riguarda i top femminili, il termine è stato reintrodotto nel 1896.

Il Bloody shirt, ovvero una camicia macchiata di sangue esposta come simbolo di un'ingiustizia, per suscitare indignazione o risentimento, è attestato a partire dagli anni '80 del 1500, di solito in senso figurato. Fin dalla fine del XIV secolo, il termine "camicia" è stato spesso usato in senso figurato per riferirsi ai beni o alle proprietà di qualcuno. Da qui l'espressione give (someone) the shirt off one's back (1771), che significa "dare tutto ciò che si ha a qualcuno," e lose one's shirt, che nel 1935 ha assunto il significato di "subire una perdita finanziaria totale." L'espressione keep one's shirt on (1904), che significa "essere paziente," deriva dall'idea di non spogliarsi per affrontare una lite.

"camicia o indumento simile indossato sotto un'altra camicia e a contatto con la pelle," 1640s, da under (agg.) + shirt (sost.). Formazione simile in frisone settentrionale onnersjürt, danese underskjorte. In antico inglese si usava undersyrc (vedi sark (sost.)).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of sark

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