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Etimologia e Storia di successlessness

successlessness(n.)

"mancanza di successo," anni 1640, da success + -less + -ness. Con 15 caratteri sembra essere la parola inglese attuale più corta con quattro coppie di lettere doppie.

Voci correlate

1530s, "risultato, esito, conclusione di un'affare," dal latino successus "un avanzamento, un miglioramento; un buon risultato, esito felice," uso sostantivato del participio passato di succedere "venire dopo, seguire dopo; avvicinarsi a; subentrare; uscire da sotto, salire, ascendere," quindi "andare bene, prosperare, essere vittorioso." Questo è da sub "accanto a, dopo" (vedi sub-) + cedere "andare, muoversi" (dalla radice PIE *ked- "andare, cedere").

Il significato "realizzazione del fine desiderato, conclusione favorevole o propizia di qualsiasi cosa tentata" è del 1580s, con ellissi dell'aggettivo (come in good success), attestato dal 1540s. Il senso originale neutro era obsoleto dal 18c. Nel 16c.-17c. anche "successione, ordine di sequenza." Il significato "cosa o persona che ha successo," specialmente in pubblico, è del 1882.

The moral flabbiness born of the bitch-goddess SUCCESS. That — with the squalid interpretation put on the word success — is our national disease. [William James to H.G. Wells, Sept. 11, 1906]
La flaccidità morale nata dalla dea del successo. Quella — con l'interpretazione squallida messa sulla parola successo — è la nostra malattia nazionale. [William James a H.G. Wells, 11 settembre 1906]

Success story "un resoconto di un successo" è attestato dal 1902. Tra le frasi francesi riportate dall'OED come in uso in inglese alla fine del 19c. c'erano succès d'estime "ricezione cordiale data a un'opera letteraria per rispetto piuttosto che ammirazione" e succès de scandale "successo (soprattutto di un'opera d'arte) dipendente dal suo carattere scandaloso."

Il suffisso che forma parole e significa "privo di, non può essere, non è" proviene dall'inglese antico -leas, che deriva da leas, il quale significava "libero da, privo di, falso, fittizio." Questo a sua volta trae origine dal proto-germanico *lausaz, con cognati come l'olandese -loos, il tedesco -los che significa "-less," e il norreno antico lauss, che indicava "lento, libero, vacante, dissoluto." In medio olandese si trovava los, mentre in tedesco los significava "lento, libero." Infine, in gotico si usava laus per indicare "vuoto, vano." Tutti questi termini risalgono alla radice indoeuropea *leu-, che significava "allentare, dividere, tagliare." È correlato a loose e lease.

È un elemento che forma parole e indica azione, qualità o stato. Si attacca a un aggettivo o a un participio passato per creare un sostantivo astratto. Proviene dall'inglese antico -nes(s) e ha origini nel proto-germanico *in-assu-. Ha cognati in altre lingue germaniche, come l'antico sassone -nissi, il medio olandese -nisse, l'olandese -nis, l'antico alto tedesco -nissa, il tedesco -nis e il gotico -inassus. La sua struttura si compone di *-in-, che originariamente apparteneva al tema del sostantivo, e *-assu-, un suffisso per formare sostantivi astratti. Questo ultimo potrebbe derivare dalla stessa radice del latino -tudo, come si può vedere in -tude.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of successlessness

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