Negli anni '80 del 1500, il termine indicava "l'atto di colpire, un colpo o un attacco a una preda," derivato dal verbo strike. Il sostantivo precedente era striking, usato attorno al 1400.
Il significato di "cessazione coordinata del lavoro da parte di un gruppo di dipendenti" risale al 1810, come nel caso di general strike. L'accezione estesa, come in hunger strike, appare nel 1889. Il termine strike-breaker, che significa "scab," è documentato dal 1904.
Nel baseball, il termine è attestato dal 1841, inizialmente per indicare "un colpo, un contatto con la palla," indipendentemente dalla sua direzione. Una palla colpita che non atterrava in area di gioco valida era chiamata foul strike (già nel 1874, quella che sarebbe poi diventata una foul ball), e contava come un errore per il battitore. Con l'uso di hit (n.) per indicare "un contatto che mette la palla in gioco" e può segnare punti, strike è rimasto per indicare sia "un foul strike" che "uno swing and a miss," entrambi penalizzanti per il battitore.
Questi significati si sono sviluppati negli anni '90: per il battitore, "un tentativo fallito di colpire la palla," attestato nel 1896; e per il lanciatore, "una palla lanciata che passa sopra il piatto di casa e che l'arbitro ritiene il battitore avrebbe dovuto colpire," documentato nel 1891.
Il senso figurato di avere two strikes contro (su un massimo di tre), ovvero "essere ridotti all'ultima opportunità," risale al 1938. Strike zone, definito come "un rettangolo immaginario con le spalle e le ginocchia del battitore come estremi superiore e inferiore e i lati del piatto di casa come confini," è attestato dal 1927. Si può confrontare con l'uso abbreviato nel baseball di K per "strikeout."
Il significato nel bowling (a volte ten-strike), ovvero "abbattere tutti i birilli con una sola palla," è documentato dal 1859. L'accezione di "attacco militare improvviso" è attestata dal 1942.