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Significato di undecided

indeciso; non determinato; irrisoluto

Etimologia e Storia di undecided

undecided(adj.)

All'inizio del 1400, il termine significava "non determinato, instabile," derivante da un- (1) "non" + participio passato di decide (v.). È stato usato nel senso di "irrisoluto, che non ha preso una decisione" a partire dal 1779.

Come sostantivo, per indicare "persone indecise," è comparso nel 1968, abbreviazione di undecided voter, un'espressione molto in voga durante la campagna presidenziale statunitense del 1936 e successivamente. Esiste anche un verbo undecide, che significa "annullare una decisione presa," attestato intorno al 1600 ma ormai obsoleto. Correlati: Undecidedly; undecidable.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine ha assunto il significato di "risolvere una disputa, determinare una controversia." Proviene dal francese antico decider, a sua volta derivato dal latino decidere, che significa "decidere, determinare." L'origine etimologica è piuttosto evocativa: si traduce letteralmente come "tagliare via," composto da de, che significa "via" (puoi fare riferimento a de-), e caedere, che significa "tagliare." Quest'ultimo deriva dalla radice proto-indoeuropea *kae-id-, che significa "colpire." Per capire il cambiamento di vocale in latino, puoi consultare acquisition. L'idea di base è quella di risolvere una difficoltà "con un colpo solo." La connotazione di "prendere una decisione" si attesta a partire dal 1830. Altre forme correlate includono Decided e deciding.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of undecided

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