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Significato di unsightly

brutto; sgradevole; poco attraente

Etimologia e Storia di unsightly

unsightly(adj.)

Negli anni 1540, il termine era usato per indicare qualcosa di "sgradevole alla vista." Deriva da un- (1), che significa "non," unito a sight (sostantivo) e -ly (1). Forme simili si trovano nel medio olandese onsichtlijc, che significa "invisibile" o "brutto," e nel medio alto tedesco unsihtlih, che significa "invisibile." Un termine correlato è Unsightliness.

In medio inglese, sightlie è attestato a partire dalla metà del 15° secolo, ma solo nel significato di "visibile." Invece, unsightly appare nel medio inglese solo come avverbio, con il significato di "invisibilmente" (fine del 15° secolo).

Il termine Sightly, usato per descrivere qualcosa di "gradevole alla vista," compare negli anni 1560. In medio inglese esisteva anche unsighty, che significava "difficile o sgradevole da guardare" (inizio del 15° secolo, derivato da sighty, che significa "attraente," tardo 14° secolo). Inoltre, si trovava anche unsightily con lo stesso significato (circa 1400). Un sostantivo, unsight, che significa "mancanza di vista," è attestato a partire dall'inizio del 15° secolo.

Voci correlate

Il termine medio inglese sight deriva dall'antico inglese sihð, gesiht, gesihð, che significava "cosa vista; potere o facoltà della vista; aspetto; visione; apparizione." Le sue radici affondano nel proto-germanico *sekh(w)-, che ha dato origine anche al danese sigte, allo svedese sigt, al medio olandese sicht, all'olandese zicht, all'alto tedesco antico siht e al tedesco moderno Sicht, Gesicht. Da questo stesso ceppo deriva anche l'antico inglese seon (vedi see (v.)), con il suffisso nominale -th (2), che in seguito si è evoluto nel -t (XIV secolo).

Il significato di "percezione o comprensione attraverso gli occhi" si afferma già nel XIII secolo. Quello di "dispositivo su un'arma da fuoco per facilitare la mira" risale agli anni '80 del '500. L'espressione "uno spettacolo" di qualcosa, e quindi colloquialmente "un gran numero; molte cose," appare verso la fine del XIV secolo. Nel senso di "qualcosa che suscita sguardi di shock, divertimento, ecc., uno spettacolo scioccante," si documenta già nel 1862.

Sight for sore eyes, che significa "visitatore gradito," è attestato dal 1738; sight unseen (avv.) "senza ispezione preventiva" compare nel 1892. Sight gag è documentato dal 1944. L'espressione at first sight, usata per indicare il sentire o comprendere qualcosa "a prima vista," risale circa al 1300. Dal contesto della mira nelle armi da fuoco derivano anche in (one's) sights e have (one's) sights set on qualcosa. L'espressione keep out of sight appare verso la fine del XIV secolo, mentre out of (someone's) sight si documenta circa nel 1400.

È un suffisso che forma aggettivi a partire da sostantivi e significa "che ha le qualità di, della forma o natura di" (manly, lordly), oppure "appropriato a, adatto a" (bodily, earthly, daily). Ha origini irregolari dall'inglese antico -lic, risalente al proto-germanico *-liko- (frisone antico -lik, olandese -lijk, alto tedesco antico -lih, tedesco -lich, norreno antico -ligr). È collegato a *likom-, che significa "aspetto, forma" (inglese antico lich significa "cadavere, corpo"; vedi lich, che è un cognato; consulta anche like (aggettivo), con cui è identico).

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Tendenze di " unsightly "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unsightly

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