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Significato di unwound

sciolto; disteso; non avvolto

Etimologia e Storia di unwound

unwound(adj.)

"non più avvolto o attorcigliato," 1707, da un- (1) "non" + participio passato di wind (v.1).

Voci correlate

"muoversi ruotando e torcendo," Medio Inglese winden, dall'Inglese Antico windan "girare, torcere, intrecciare, arricciare, brandire, oscillare" (verbo forte di classe III; passato wand, participio passato wunden), dal Proto-Germanico *windan "avvolgere," dal Proto-Indoeuropeo *wendh- "girare, avvolgere, tessere" (origine anche del Latino viere "torcere, intrecciare, tessere," vincire "legare;" Lituano vyti "torcere, avvolgere").

Il verbo wend è la sua forma causativa, e non è sempre chiaro nel Medio Inglese quale sia il significato. Si può anche confrontare con wander. Il passato e il participio passato si sono fusi nel Medio Inglese.

Il significato "attorcigliarsi, avvolgersi attorno" risale agli anni '90 del '500; il senso transitivo di "girare o torcere attorno (a qualcosa)" è attestato dal circa 1300. Il significato "mettere un orologio o un meccanismo in funzione stringendo la molla" risale al circa 1600.

Il termine wind down per "giungere a una conclusione" è registrato dal 1952; wind up con lo stesso significato è attestato dal 1825; in precedenza era usato in un senso transitivo per "mettere (gli affari) in ordine prima di una risoluzione finale" (1780).

Per quanto riguarda un cadavere, il significato "avvolgere" è attestato dal circa 1300, da cui deriva winding sheet (n.), attestato già all'inizio del XV secolo.

I cognati germanici includono l'Alto Sassone windan, l'Antico Norreno vinda, l'Antico Frisone winda, l'Olandese winden, l'Alto Tedesco Antico wintan, il Tedesco winden, il Gotico windan "avvolgere."

Verso la fine del XIII secolo, unwinden, che significa "disfare" (una benda, un mantello, un involucro, ecc.), "liberare ciò che è stato avvolto," deriva da un- (2) che indica "opposto di" e wind (v.1).

Il significato riflessivo inizia a comparire nel 1740. L'uso figurato di "svelare le complessità di" si attesta già nella metà del XV secolo, mentre l'idea di "liberarsi dalle tensioni, rilassarsi" emerge nel 1938. Formazioni simili si trovano in antico inglese con unwindan che significa "scoprire, svelare," in olandese ontwinden, e in alto tedesco antico intwindan. Correlati: Unwound; unwinding.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unwound

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