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Significato di verbiage

abbondanza di parole; verbosità; chiacchiera

Etimologia e Storia di verbiage

verbiage(n.)

"abbondanza di parole, l'uso eccessivo di parole inutili," 1721, dal francese verbiage "verbosità" (17° secolo), derivato da verbier "chiacchierare," dall'antico francese verbe "parola," dal latino verbum "parola" (vedi verb).

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, verbe indicava "una parola" (un significato ora obsoleto, ma preservato in verbal e simili). In particolare, nel contesto grammaticale, si riferiva a "una parola che afferma o dichiara; quella parte del discorso il cui compito è la predicazione, e che, da sola o con vari modificatori o elementi aggiuntivi, si combina con un soggetto per formare una frase" [Century Dictionary]. Deriva dal francese antico verbe, che significava "parola; parola di Dio; detto; parte del discorso che esprime azione o esistenza" (XII secolo), e direttamente dal latino verbum, che significa "verbo," inizialmente "una parola."

Si ricostruisce che provenga dalla radice protoindoeuropea *were- (3), che significava "parlare." Questa radice è all'origine di parole come l'avestano urvata- ("comando"), il sanscrito vrata- ("comando, voto"), il greco rhētōr ("oratore pubblico"), rhetra ("accordo, patto"), eirein ("parlare, dire"), l'ittita weriga- ("chiamare, convocare"), il lituano vardas ("nome"), il gotico waurd e l'inglese antico word ("parola").

nel 1787, una variante di verbiage (cfr.).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of verbiage

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