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Etimologia e Storia di waterboy

waterboy(n.)

anche water-boy, "ragazzo che porta acqua potabile," dal 1859, da water (n.1) + boy (n.).

Voci correlate

Metà del XIII secolo, boie indicava un "servitore, contadino, furfante" (generalmente giovane e maschio); intorno al 1300, il significato si era evoluto in "scapestrato, ruffiano, furfante, ragazzino," e a metà del XIV secolo veniva usato per designare un "bambino maschio prima della pubertà" (probabilmente esteso dal significato di "ragazzino"). L'origine della parola è sconosciuta.

Potrebbe derivare dall'antico francese embuie, che significa "uno incatenato," dal latino volgare *imboiare, a sua volta dal latino boia ("ferro da legare, giogo, collare di cuoio"), e risalirebbe al greco boeiai dorai ("pelli di bue"). (In molte lingue indoeuropee, le parole per "ragazzo" fungono anche da termini per "servitore" o "assistente" — si pensi all'italiano ragazzo, al francese garçon, al greco pais, all'inglese medio knave, e allo slavo ecclesiastico otroku — e spesso è difficile stabilire quale significato sia nato per primo.)

Tuttavia, sembra anche identico all'estremo frisone boi, che significa "giovane gentiluomo," e forse al fiammingo boef ("furfante"), dal medio fiammingo boeve, probabilmente dal basso tedesco buobe. Questo suggerisce una relazione graduale con babe. Un'altra ipotesi:

In Old English, only the proper name Boia has been recorded. ME boi meant 'churl, servant' and (rarely) 'devil.' In texts, the meaning 'male child' does not antedate 1400. ModE boy looks like a semantic blend of an onomatopoeic word for an evil spirit ( *boi) and a baby word for 'brother' ( *bo). [Liberman] 
Nell'antico inglese, è stato registrato solo il nome proprio Boia. Nel medio inglese boi significava 'villano, servitore' e (raramente) 'diavolo.' Nei testi, il significato 'bambino maschio' non appare prima del 1400. Il moderno inglese boy sembra essere una fusione semantica tra una parola onomatopeica per uno spirito maligno (*boi) e un termine infantile per 'fratello' (*bo). [Liberman] 

In inglese medio, veniva usato in modo dispregiativo per i giovani uomini, ma anche in contesti familiari o sprezzanti per indicare delinquenti o membri delle forze armate. In alcune aree locali, poteva semplicemente significare "uomo," senza riferimento all'età (l'Oxford English Dictionary segnala usi in Cornovaglia, Irlanda e nelle regioni più remote degli Stati Uniti). Il significato di "schiavo maschio di colore o servitore personale asiatico di qualsiasi età" è attestato a partire dal 1600 circa.

La forma estesa boyo è documentata dal 1870. L'esclamazione enfatica oh, boy risale al 1917. L'espressione Boy-meets-girl, che indica "tipico di un romanzo convenzionale," è del 1945; la frase stessa è datata 1934 come formula drammatica. Boy-crazy, che significa "desideroso di socializzare con i maschi," appare nel 1923.

A noticable number of the modern words for 'boy', 'girl', and 'child' were originally colloquial nicknames, derogatory or whimsical, in part endearing, and finally commonplace. These, as is natural, are of the most diverse, and in part obscure, origin. [Buck]
Un numero notevole di parole moderne per 'ragazzo,' 'ragazza,' e 'bambino' erano originariamente soprannomi colloquiali, a volte dispregiativi o fantasiosi, in parte affettuosi, e alla fine sono diventati comuni. Questi, come è naturale, hanno origini molto diverse e in parte oscure. [Buck]

In antico inglese si diceva wæter, derivato dal proto-germanico *watr- (che ha dato origine anche all'antico sassone watar, all'antico frisone wetir, al fiammingo water, all'antico alto tedesco wazzar, al tedesco Wasser, all'antico norreno vatn e al gotico wato, tutti significanti "acqua"). La radice più antica sembra essere quella indoeuropea *wod-or, una forma suffissata della radice *wed- (1), che significava "acqua" o "bagnato". Nelle concezioni antiche, l'acqua era considerata uno dei pochi elementi fondamentali di cui era composto tutto.

Essere head above water (e quindi evitare di annegare) risale agli anni '60 del Seicento; nel senso figurato di "uscire da una situazione difficile" è attestato dal 1742.

Il termine water-cure per indicare terapie di guarigione che utilizzano l'acqua appare nel 1842. Il water-cannon, usato per il controllo delle folle, è così chiamato già nel 1964; water-fountain, che significa "fontanella" o "fontana da bere", è attestato dal 1946. Water-buffalo, ovvero "bufalo d'acqua", compare nel 1894. Water polo è documentato dal 1884; water torture, che significa "tortura dell'acqua", dal 1928.

Waters, usato per riferirsi ai "mari di una particolare regione", in particolare alle "rivendicazioni marittime di una nazione", è attestato negli anni '50 del Seicento.

Secondo i linguisti, nell'indoeuropeo esistevano due radici per indicare l'acqua: *ap- e *wed-. La prima, preservata in sanscrito come apah e in nomi come Punjab e julep, era "animata", descrivendo l'acqua come una forza vitale; la seconda la considerava invece una sostanza inanimata. Probabilmente lo stesso valeva per fire (n.).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of waterboy

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