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Etimologia e Storia di weism

weism(n.)

"(troppo) frequente uso del pronome 'noi,'" 1800, da we + -ism. Confronta wegotism.

Voci correlate

plurale di I, antico inglese we, pronome personale di prima persona plurale, "io e un altro o altri," dal proto-germanico *wejes (fonte anche dell'antico sassone wi, antico norreno ver, danese vi, antico frisone wi, olandese wij, antico alto tedesco e tedesco wir, gotico weis "noi"), dal proto-indoeuropeo *we- (fonte anche del sanscrito vayam, antico persiano vayam, ittita wesh "noi," antico slavo ecclesiastico ve "noi due," lituano vedu "noi due").

Il "noi reale" (uso del pronome plurale per denotare se stessi) è almeno antico quanto "Beowulf" (ca. 725); l'uso da parte degli scrittori per stabilire uno stile impersonale è anch'esso dell'antico inglese; era particolarmente comune nel XIX secolo negli editoriali non firmati, per suggerire il consenso del personale, ed è stato deriso come tale nel 1833 (confronta weism, wegotism).

We is sometimes, like they, vaguely used for society, people in general, the world, etc.; but when the speaker or writer uses we he identifies himself more or less directly with the statement ; when he uses they he implies no such identification. Both pronouns thus used may be translated by the French on and the German man : as we (or they) say, French on dit, German man sagt. [Century Dictionary]
We è a volte, come they, usato vagamente per indicare la società, le persone in generale, il mondo, ecc.; ma quando il parlante o lo scrittore usa we si identifica più o meno direttamente con l'affermazione; quando usa they non implica tale identificazione. Entrambi i pronomi così usati possono essere tradotti con il francese on e il tedesco man: come we (or they) say, francese on dit, tedesco man sagt. [Century Dictionary]

Accoppiato con they nel 1926 per indicare esclusione reciproca e conflitto.

"un uso invadente e troppo frequente della prima persona plurale da parte di un oratore o scrittore" [OED, 1989], da we + egotism. Coniato nel 1797:

... which, if we did not too much respect etymology, we might jocularly style Wegotism. [review of John Ireland, "Five Discourses," in British Critic, April, 1797]
... che, se non rispettassimo troppo l'etimologia, potremmo scherzosamente chiamare Wegotism. [recensione di John Ireland, "Five Discourses," in British Critic, aprile 1797]

Mock his we-ship è attestato dal 1670.

Questo elemento di formazione delle parole crea sostantivi che indicano una pratica, un sistema, una dottrina, ecc. Proviene dal francese -isme o direttamente dal latino -isma, -ismus (da cui anche l'italiano, lo spagnolo -ismo, l'olandese, il tedesco -ismus), e ha origini greche con -ismos. Questo suffisso greco si usa per formare nomi che indicano la pratica o l'insegnamento di qualcosa, ed è legato alla radice dei verbi che terminano in -izein, un elemento che trasforma i nomi o gli aggettivi in verbi, indicando l'azione ad essi collegata. Per una distinzione d'uso, si veda -ity. Il suffisso greco correlato -isma(t)- influisce su alcune forme.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of weism

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