Pubblicità

Significato di arty

artistico; affettato; che fa mostra di creatività

Etimologia e Storia di arty

arty(adj.)

"avere pretese artistiche," 1901, da art (n.) + -y (2). Confronta artsy.

Voci correlate

All'inizio del XIII secolo, il termine indicava "abilità acquisita attraverso l'apprendimento o la pratica." Proviene dall'antico francese art (X secolo) e direttamente dal latino artem (nominativo ars), che significa "opera d'arte; abilità pratica; un mestiere o un'arte." La sua origine si trova nella radice protoindoeuropea *ar(ə)-ti-, che ha dato vita anche al sanscrito rtih ("modo, maniera") e al greco artizein ("preparare"). Questa forma suffissata deriva dalla radice *ar-, che significa "mettere insieme." Etimologicamente, è affine al latino arma, che significa "armi" (vedi arm (n.2)).

Nel medio inglese, il termine era spesso usato per indicare "abilità nel campo della scienza e dell'apprendimento" (circa 1300), in particolare nelle sette arti liberali, o liberal arts. Questo significato è ancora presente in espressioni come Bachelor of Arts, e simili. La definizione di "lavoro umano" (in contrapposizione alla nature) emerge verso la fine del XIV secolo. Un'altra accezione, quella di "insieme di regole e tradizioni per compiere determinate azioni," si afferma verso la fine del XV secolo. Infine, il significato di "abilità nell'inganno e nella furbizia" si attesta solo alla fine del XVI secolo (come si vede in artful e artless).

Il significato di "abilità nelle arti creative" appare negli anni 1610, in particolare riferito alla pittura, scultura e simili, a partire dagli anni 1660.

In science you must not talk before you know. In art you must not talk before you do. In literature you must not talk before you think. [Ruskin, "The Eagle's Nest," 1872]
In scienza non si deve parlare prima di sapere. Nell'arte non si deve parlare prima di agire. In letteratura non si deve parlare prima di pensare. [Ruskin, "The Eagle's Nest," 1872]
Supreme art is a traditional statement of certain heroic and religious truths, passed on from age to age, modified by individual genius, but never abandoned. The revolt of individualism came because the tradition had become degraded, or rather because a spurious copy had been accepted in its stead. [William Butler Yeats, journal, 1909]
L'arte suprema è una dichiarazione tradizionale di verità eroiche e religiose, tramandata di generazione in generazione, modificata dal genio individuale, ma mai abbandonata. La ribellione dell'individualismo è nata perché la tradizione si era degradato, o meglio, perché si era accettata una copia spurie al suo posto. [William Butler Yeats, diario, 1909]
For art comes to you promising frankly to give nothing but the highest quality to your moments as they pass, and simply for those moments ' sake. [Walter Pater, "Studies in the History of the Renaissance," 1873]
Perché l'arte si presenta a te promettendo sinceramente di offrire solo la massima qualità ai tuoi attimi mentre scorrono, e semplicemente per il valore di quegli attimi. [Walter Pater, "Studies in the History of the Renaissance," 1873]

L'espressione art for art's sake (1824) traduce il francese l'art pour l'art. La prima attestazione di art critic risale al 1846. Arts and crafts, che indica "design decorativo e artigianato," proviene dalla Arts and Crafts Exhibition Society, fondata a Londra nel 1888.

"pretensiosamente artistico," 1902, da arts (vedi art (n.)); originariamente artsy-craftsy, in riferimento al movimento arts and crafts; sempre più o meno sprezzante o peggiorativo; artsy-fartsy era in uso già nel 1971.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " arty "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "arty"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of arty

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità