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Significato di dish-washer

lavastoviglie; persona che lava i piatti

Etimologia e Storia di dish-washer

dish-washer(n.)

anche dishwasher, metà del 15° secolo, "persona che lava i piatti;" 1867, "apparecchio che lava i piatti;" da dish (sostantivo) + washer (sostantivo 1).

Voci correlate

In antico inglese, disc significava "piatto, ciotola, vassoio." Derivava dal latino discus, che indicava "piatto, vassoio, disco," e in latino medievale si riferiva a "tavolo, palco, scrivania, pulpito." La sua origine si trova nel greco diskos, che aveva lo stesso significato (vedi disk (n.)).

Si tratta di un prestito comune nel West Germanico. In antico alto tedesco il termine è diventato tisc, che significava "piatto." Tuttavia, in tedesco moderno Tisch ora significa "tavolo." Questo è simile ad alcune forme romanze più recenti del latino discus, come l'italiano desco e il francese dais. Si può confrontare con desk (n.) e dais.

Il significato di "varietà particolare di cibo servito in un piatto" appare per la prima volta a metà del XV secolo. Quello di "ciò che piace, adatto ai propri gusti" risale al 1918, mentre l'accezione di "donna attraente" è degli anni '20. Infine, il significato di "riflettore o antenna concava" è attestato dal 1948.

Originally applied to very shallow or flat vessels, as plates and platters, the term now usually includes any large open vessel, more or less deep, and with or without a cover, used to contain food or table-drink such as tea, coffee, or chocolate. The use of the term to include drinking-vessels, as bowls and cups, is less common, and seems to be obsolescent, except as such vessels are included in the collective plural dishes. [Century Dictionary, 1897]
Inizialmente, il termine si riferiva a contenitori molto poco profondi o piatti, come piatti e vassoi. Oggi, invece, di solito include qualsiasi grande recipiente aperto, più o meno profondo, con o senza coperchio, utilizzato per contenere cibo o bevande da tavola come tè, caffè o cioccolato. L'uso del termine per indicare recipienti da bere, come ciotole e tazze, è meno comune e sembra in via di estinzione, a meno che non siano inclusi nel plurale collettivo dishes. [Century Dictionary, 1897]

Il termine "washer" si riferisce a una "persona che lava; professionista della pulizia" ed è attestato a partire dagli anni '20 del 1500, derivato dal verbo wash. Dal 1808 viene usato per indicare una "macchina che lava." Nel 1958 è diventato un'abbreviazione per dishwasher.

È documentato già dalla metà del 1400 come "sweater," ovvero chi utilizza acidi e simili per corrodere metalli preziosi dalle monete. Dall'inizio del 1400 è anche il nome di un uccello, mentre a metà del 1400 si riferisce a un tipo di attrezzo o strumento da fabbro.

Un termine precedente per "chi lava" era washester (in antico inglese waescestre), usato sia per uomini che per donne, con il suffisso -ster. Washer-woman, che significa "donna che lava i vestiti per altri a pagamento," risale agli anni '30 del 1600; in precedenza si usava wash-woman (anni '80 del 1500).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of dish-washer

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