Pubblicità

Significato di gamey

piccante; dal sapore forte; audace

Etimologia e Storia di gamey

gamey(adj.)

anche gamy, 1844, "vivace, coraggioso," da game (sostantivo) + -y (2). Il significato "che ha un sapore o un odore forte" risale al 1863.

Voci correlate

Intorno al 1200, deriva dall'inglese antico gamen, che significa "gioia, divertimento; gioco, svago." È una parola comune nelle lingue germaniche, con cognati come l'antico frisone game ("gioia, allegria"), l'antico norreno gaman ("gioco, sport; piacere, divertimento"), l'antico sassone gaman, l'antico alto tedesco gaman ("sport, allegria"), il danese gamen e il svedese gamman ("allegria"). Si dice che sia identico al gotico gaman, che significa "partecipazione, comunione," e deriva dal proto-germanico *ga-, un prefisso collettivo, e *mann, che significa "persona," dando l'idea di "persone insieme."

Il -en finale è scomparso, probabilmente perché confuso con un suffisso. Il significato di "competizione per il successo o la superiorità giocata secondo regole" appare per la prima volta intorno al 1200, riferito a competizioni atletiche, scacchi e backgammon. In particolare, nel 1300 indica "lo sport della caccia, pesca, falconeria o cattura di uccelli," e quindi "animali selvatici catturati per divertimento" (sempre circa 1300), che è il game di fair game (vedi sotto fair (agg.)), e anche gamey. Il significato di "numero di punti necessari per vincere un gioco" risale al 1830. Game plan appare nel 1941, preso dal football americano, mentre game show è attestato per la prima volta nel 1961.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " gamey "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "gamey"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of gamey

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità