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Significato di gassy

gassoso; pieno di gas; che produce gas

Etimologia e Storia di gassy

gassy(adj.)

1757, da gas (n.1) + -y (2). Correlati: Gassily; gassiness.

Voci correlate

Negli anni 1650, il termine deriva dall’olandese gas, probabilmente influenzato dal greco khaos, che significa "spazio vuoto" (vedi chaos). Il suono della "g" olandese è simile a quello della "kh" greca. Fu utilizzato per la prima volta dal chimico fiammingo J.B. van Helmont (1577-1644), probabilmente ispirato da Paracelso, che impiegava khaos in un senso occulto per indicare "elementi propri degli spiriti" o "acqua ultra-rarefatta," definizione che van Helmont attribuiva al gas.

Hunc spiritum, incognitum hactenus, novo nomine gas voco ("This vapor, hitherto unknown, I call by a new name, 'gas.'") [Helmont, Ortus Medicinae]
Hunc spiritum, incognitum hactenus, novo nomine gas voco ("Questo vapore, finora sconosciuto, lo chiamo con un nuovo nome, 'gas.'") [Helmont, Ortus Medicinae]

Il significato scientifico moderno inizia nel 1779, con una successiva specializzazione secondaria in "miscela combustibile di vapori" (1794, inizialmente gas di carbone); "anestetico" (1894, inizialmente protossido di azoto); e "gas tossico" (1900). Il significato di "vapori intestinali" risale al 1882. "Il successo di questa parola artificiale è unico" [Weekley]. Il senso gergale di "parlare a vanvera" appare nel 1847; mentre il significato gergale di "qualcosa di eccitante o eccellente" è attestato per la prima volta nel 1953, derivato dal precedente gergo hepster gasser con lo stesso significato (1944). Gas indicava anche "divertimento, uno scherzo" nell’anglo-irlandese ed è stato usato così da Joyce (1914). Gas-works risale al 1817. Gas-oven è attestato dal 1851 come elettrodomestico da cucina; gas-stove dal 1848.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of gassy

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