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Significato di honeycomb

favo di miele; struttura a celle esagonali; prodotto delle api

Etimologia e Storia di honeycomb

honeycomb(n.)

In medio inglese honi-comb, derivato dall'antico inglese hunigcamb; vedi honey (sostantivo) + comb (sostantivo). Questo uso della parola germanica "comb" sembra essere peculiare dell'inglese, e la somiglianza non è immediata. Forse l'immagine deriva dal pettine usato nella pettinatura della lana, ma quel significato esteso di comb non è attestato prima del medio inglese. Negli altri linguaggi germanici la parola per descriverlo è "filo di miele," "torta di miele," "wafer di api," ecc. In latino si usa favus, in greco melikerion

Il trasferimento di significato, riferito a varie strutture che somigliano a un favo, risale agli anni '20 del 1500. Come verbo, appare dagli anni '20 del 1600 (suggerito in honeycombed).

Voci correlate

In antico inglese, camb (che in seguito divenne comb nell’angliano) indicava una "striscia sottile di materiale rigido e dentato" usata per pettinare i capelli. Il termine si riferiva anche alla "cresta carnosa che cresce sulla testa degli uccelli domestici," chiamata così per le sue seghettature. Da qui, il significato si è esteso a "cresta di un cappello, di un elmo, ecc." e anche a "favo" (per cui si veda honeycomb (n.)). La parola deriva dal proto-germanico *kambaz, che è all’origine anche dell’antico sassone e dell’antico alto tedesco camb, del tedesco Kamm, del medio olandese cam, dell’olandese kam e dell’antico norreno kambr. Letteralmente, significava "oggetto dentato," e risale al proto-indoeuropeo *gombhos, dalla radice *gembh-, che significa "dente, unghia."

Intorno al 1300, il termine cominciò a essere usato per indicare uno strumento per cardare la lana (probabilmente anche prima; il cognome Comber risale circa al 1200). Comb-paper (1866) è un tipo di carta marmorizzata in cui il disegno viene creato principalmente con l’uso di un pettine.

In medio inglese hony, derivante dall'antico inglese hunig che significa "miele", a sua volta proveniente dal proto-germanico *hunang-. Questa radice è all'origine di parole simili in altre lingue germaniche, come l'antico norreno hunang, lo svedese honung, l'antico sassone honeg, l'antico frisone hunig, il medio olandese honich, l'olandese honig, l'antico alto tedesco honang e il tedesco moderno Honig. L'origine di questa parola è incerta.

Potrebbe derivare da una radice proto-indoeuropea *k(e)neko-, che indicava colori gialli, dorati o marroni (si pensi al sanscrito kancan- "dorato", al gallese canecon "oro", o al greco knēkos "giallastro"), oppure potrebbe avere origini in un termine di substrato locale. In finlandese, hunaja è un prestito germanico. La parola più comune nell'indoeuropeo è rappresentata nel germanico dal termine gotico per "miele", miliþ, che deriva dalla radice proto-indoeuropea *melit- "miele".

Già a partire dalla metà del XIV secolo, hony è stato usato come termine affettuoso. La forma estesa honey-bunch è attestata nel 1904. Il significato di "qualsiasi cosa buona della sua specie" risale al 1888, nell'inglese americano. Il Honey-locust, un albero nordamericano, è chiamato così dal 1743, probabilmente per via di una polpa dolce ricavata dai baccelli dell'albero, utilizzata dai nativi americani.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of honeycomb

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