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Significato di peaty

torboso; simile alla torba; composto di torba

Etimologia e Storia di peaty

peaty(adj.)

"che somiglia o è composto di torba," 1765, da peat + -y (2). Correlato: Peatiness.

Voci correlate

"materia vegetale parzialmente decomposta abbondante nelle regioni umide del nord Europa," dove, specialmente in Irlanda, era una fonte importante di combustibile, circa 1200 in latino scozzese, di origine sconosciuta, probabilmente da una radice celtica *pett- (fonte anche del cornico peyth, gallese peth "quantità, parte, cosa," antico irlandese pet, bretone pez "pezzo"). Il significato iniziale non è del turf ma del pezzo tagliato di esso, e la radice celtica potrebbe provenire dalla stessa fonte PIE di piece. Peat-bog è attestato nel 1775; peat-moss (metà del XIII secolo) originariamente era "un acquitrino di torba;" il significato "muschio di sfagno" (il tipo che cresce negli acquitrini di torba) è attestato nel 1880.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " peaty "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of peaty

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