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Significato di poisonwood

albero velenoso delle Indie Occidentali; legno tossico

Etimologia e Storia di poisonwood

poisonwood(n.)

"piccolo albero velenoso delle Indie Occidentali e della Florida meridionale," 1721, da poison (n.) + wood (n.).

Voci correlate

Intorno al 1200, poisoun indicava "una pozione o sostanza mortale," ma veniva usato anche in senso figurato per descrivere "idee spiritualmente corrotte o intenzioni malvagie." Derivava dall'antico francese poison o puison (XII secolo, in francese moderno poison), che significava "una bevanda," in particolare una bevanda medicinale. Col tempo, il termine si è evoluto per designare "una pozione magica o una bevanda velenosa" (XIV secolo). La sua origine latina è potionem (nominativo potio), che significa "una bevanda o un bere," ma anche "bevanda velenosa" (Cicerone). Questa parola deriva da potare, che significa "bere," e risale alla radice proto-indoeuropea *po(i)-, anch'essa legata al concetto di bere.

Il termine è un doppio di potion. Per comprendere come le forme si siano evolute dal latino al francese, si possono confrontare raison (da rationem) e trahison (da traditionem). La parola più comune in indoeuropeo per indicare un veleno è rappresentata in inglese da virus. Nell'antico inglese si usava ator (vedi attercop) o lybb, che è imparentato con l'antico norreno lyf, significante "erbe medicinali." Questo si ricollega anche a leaf (n.).

Per quanto riguarda l'evoluzione del significato, si può paragonare all'antico francese enerber e enherber, che significavano "uccidere con piante velenose." In molte lingue germaniche, la parola per "veleno" è simile a gift in inglese. Ad esempio, in alto tedesco antico si diceva gift, in tedesco moderno Gift, in danese e svedese gift, e in olandese gift o vergift. Questo cambiamento potrebbe essere stato in parte eufemistico e in parte influenzato dal greco dosis, che significa "una porzione prescritta" o "un dare." Galeno e altri medici greci lo usavano per indicare una quantità di medicina (vedi dose (n.)).

Il termine ha cominciato a essere usato per descrivere persone detestate o considerate portatrici di un'influenza nefasta già nel 1910. Il significato gergale di "bevanda alcolica" è emerso nel 1805 nell'inglese americano; qui, potus, un participio passato aggettivale in latino, significava "ubriaco."

Come aggettivo, poison è entrato in uso negli anni '20 del 1500. A partire dal XVIII secolo, è stato usato anche con i nomi di piante. Poison ivy è documentato nel 1784 per indicare un arbusto-vite del Nord America che provoca un'eruzione cutanea pruriginosa al contatto. Poison oak, usato per riferirsi alla stessa pianta o a specie simili, risale al 1743. Poison sumac, descritto nel 1817, è un albero che cresce ai margini delle paludi e provoca un'eruzione cutanea ancora più grave; è noto per il suo fogliame rosso brillante in autunno. Poison gas è attestato a partire dal 1915. Il termine Poison-pen (lettera anonima) è stato reso popolare nel 1913 da un famoso caso criminale in Pennsylvania, negli Stati Uniti; l'espressione risale però al 1898.

In antico inglese wudu, in precedenza widu, significava "albero, alberi collettivamente, foresta, bosco; la sostanza di cui sono fatti quegli alberi." Deriva dal proto-germanico *widu-, a sua volta dal proto-indoeuropeo *widhu-, che significa "albero, legno." Questa radice è all'origine anche di parole in gallese come gwydd ("alberi"), in gaelico fiodh- ("legno, legname") e in antico irlandese fid ("albero, legno"). Tra i cognati germanici troviamo l'antico norreno viðr, il danese e svedese ved ("albero, legno") e l'antico alto tedesco witu ("legno").

A volte, nell'antico inglese, veniva usato in modo generico per indicare il "selvatico," in contrapposizione a "domestico." Esempi includono wudubucca ("capra selvatica"), wudufugol ("uccello selvatico"), wudurose ("rosa selvatica"), wudu-honig ("miele selvatico") e wudu-æppel ("melo selvatico"). Questo uso potrebbe riflettere le fitte foreste che ricoprivano gran parte dell'antica Inghilterra, proprio al di là delle aree coltivate.

Il termine è stato usato per indicare "blocchi di legno per stampa," in contrapposizione ai caratteri metallici, a partire dal 1839. Nelle prime pagine dei giornali, dove venivano utilizzati caratteri di dimensioni molto grandi per i titoli, è diventato un modo abbreviato per riferirsi a "titolo in piombo," come nel caso di "Japan Surrenders."

Come aggettivo, per indicare "fatto di legno, ligneo," è attestato a partire dagli anni '30 del 1500.

Out of the woods, usato in senso figurato per dire "al sicuro," risale al 1792.

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