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Significato di proscenium

palcoscenico; spazio davanti al sipario; parte anteriore di un teatro

Etimologia e Storia di proscenium

proscenium(n.)

Intorno al 1600, il termine indicava "la parte di un antico teatro," derivando dal latino proscaenium, che a sua volta proveniva dal greco proskēnion, ovvero "lo spazio davanti alla scenografia." Questo termine poteva anche riferirsi all'"ingresso di una tenda," composto da pro, che significa "davanti, prima" (puoi vedere pro-), e skēnē, che si traduce in "palcoscenico, tenda, chiosco" (consulta scene). Il significato moderno, che descrive "lo spazio tra il sipario e l'orchestra" (spesso includendo il sipario e la sua struttura), è attestato dal 1807. Da qui, in senso figurato, è nato anche il significato di "primo piano, fronte" negli anni '40 del 1600.

Voci correlate

Nell'ambito teatrale, il termine scena è emerso negli anni '30 del 1500, inizialmente per indicare la "suddivisione di un atto di una commedia" e, in seguito, il "palcoscenico" stesso. La sua origine si può rintracciare nel francese scène (del XIV secolo), che a sua volta derivava dal latino scaena o scena, termini usati per descrivere il "palcoscenico di un teatro" o la "scena" di un'opera. Questi, a loro volta, provenivano dal greco skēnē, che indicava una "struttura in legno per gli attori" e si riferiva anche a "ciò che viene rappresentato sul palco." Inizialmente, il termine greco designava una "tenda" o un "chiosco," collegandosi al concetto di skia, che significa "ombra" o "protezione dalla luce," suggerendo l'idea di "qualcosa che offre riparo" (si veda Ascians).

Secondo le fonti di Beekes, il termine greco skēnē era usato per descrivere "qualsiasi costruzione leggera di stoffa appesa tra i rami degli alberi, progettata per creare ombra e riparo, dove ci si poteva rifugiare, dormire o festeggiare."

In ambito teatrale, il termine ha assunto un significato più ampio, evolvendosi da "ambientazione scenica" a "struttura materiale di un palcoscenico teatrale," ovvero quella parte di un teatro dedicata all'azione recitativa (negli anni '40 del 1500). Da qui, il concetto si è esteso ulteriormente per indicare l'"ambientazione di qualsiasi opera artistica" e il "luogo in cui si svolge l'azione di un'opera letteraria." Nel corso degli anni '90 del 1500, ha acquisito anche il significato generale di "luogo in cui si svolge qualsiasi attività" (sia in contesti letterari che non).

Da questo sviluppo, il termine ha cominciato a riferirsi a specifiche attività e ai loro contesti (nel 1931, come in the poetry scene), fino a evolversi nel gergo slang statunitense degli anni '50, dove ha assunto il significato di "ambientazione o contesto per un gruppo o un'attività specifica," attestato nel 1951 nel linguaggio Beat.

Il significato di "qualsiasi esposizione, dimostrazione o manifestazione di sentimenti intensi" è documentato già nel 1761, mentre nel contesto di "incontro turbolento tra due o più persone" risale a quell'epoca. Negli anni '50 del 1500, il termine era usato anche per descrivere "una visione presentata alla mente o agli occhi."

Espressioni come Behind the scenes (1748), che indica "essere a conoscenza di questioni non visibili al pubblico," traggono origine dal linguaggio teatrale, riferendosi a ciò che avviene "tra gli attori e le macchine di scena" (dietro il palcoscenico e fuori dalla vista del pubblico). Questa espressione è attestata a partire dagli anni '60 del 1500. Scene of the crime è documentato nel 1843. L'espressione make a scene, che significa "creare una dimostrazione rumorosa o sgradevole," compare nel 1831.

In medio inglese, il termine era usato nella sua forma latina, scena, per indicare "una struttura su un palcoscenico per recitazioni drammatiche" (alla fine del XIV secolo).

Il pro è un elemento che si unisce ad altre parole e significa "in avanti, verso il fronte" (come in proclaim, proceed); "in anticipo, prima" (prohibit, provide); "si occupa di" (procure); "in sostituzione di, per conto di" (proconsul, pronoun). Deriva dal latino pro (avverbio e preposizione) che significa "per conto di, in sostituzione di, prima, per, in cambio di, proprio come". Questo termine veniva anche usato come primo elemento nei composti e aveva una forma collaterale por-.

In alcuni casi proviene anche dal greco pro, che significa "prima, davanti, prima di" ed era usato come prefisso (come in problem). Sia il termine latino che quello greco derivano dalla radice ricostruita del Proto-Indoeuropeo *pro-, che è all'origine anche del sanscrito pra- ("prima, in avanti, fuori"), del gotico faura ("prima"), dell'inglese antico fore ("prima, per, a causa di") e fram ("in avanti, da"), e dell'irlandese antico roar ("abbastanza"). Questa forma estesa si basa sulla radice *per- (1), che significa "in avanti" e da cui derivano anche i significati di "davanti a, prima di, verso, vicino", e così via.

Il significato moderno più comune di "a favore di, che sostiene" (pro-independence, pro-fluoridation, pro-Soviet, ecc.) non esisteva nel latino classico e in inglese è attestato solo a partire dai primi anni del XIX secolo.

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