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Significato di risky

rischioso; pericoloso; incerto

Etimologia e Storia di risky

risky(adj.)

"che comporta rischio, pericoloso," 1825, da risk (sostantivo) + -y (2). Riskful con lo stesso significato è attestato dal 1793. Correlato: Riskiness. Riskless è attestato nel 1818.

Voci correlate

Negli anni 1660, risque indicava "rischio, pericolo, esposizione a eventi sfavorevoli," ed era tratto dal francese risque (XVI secolo), a sua volta derivato dall'italiano risco, riscio (oggi rischio). Quest'ultimo proveniva dal verbo riscare, che significa "correre un pericolo," ma le sue origini esatte rimangono incerte.

La forma anglosassone è attestata già nel 1728. Anche lo spagnolo riesgo e il tedesco Risiko sono parole prese in prestito dall'italiano. Il significato commerciale di "rischio di perdita di una nave, merci o altri beni" risale al 1719, da cui si è poi esteso il concetto di "rischio assunto in un'impresa economica."

Il termine è stato accoppiato con run (verbo) a partire dagli anni 1660. Risk aversion è documentato dal 1942; risk factor dal 1906; risk management dal 1963; e risk-taker dal 1892.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " risky "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of risky

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