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Etimologia e Storia di shitty

shitty(adj.)

Nel 1924, il termine ha assunto il significato di "contaminato da escrementi," derivando da shit (sostantivo) + -y (2). La forma aggettivale più antica era shitten.

Voci correlate

Il termine medio inglese shit significava "diarrea" ed derivava dall'inglese antico scitte, che indicava "purga, diarrea," collegato alla radice di shit (verbo). Il significato generale di "escremento" risale agli anni '80 del 1500 (in inglese antico si usava scytel, mentre in medio inglese shitel per "letame, escremento;" il termine più comune nel 14° secolo per le scariche naturali degli esseri umani o degli animali sembrava essere turd o filth). Come esclamazione è attestata in stampa dal 1920, ma probabilmente è più antica. L'uso per indicare una "persona odiosa" risale al 1508; il significato di "sfortuna, guaio" è documentato dal 1937.

Shit-faced, che significa "ubriaco," è uno slang studentesco degli anni '60; shit list risale al 1942. Shit-hole è attestato dal 1937 con il significato di "retto," e dal 1969 in riferimento a luoghi indesiderabili. Shitload (o shit-load) per indicare "un gran numero" è documentato dal 1970. Shitticism è il termine coniato da Robert Frost per descrivere la scrittura scatologica.

L'espressione Up shit creek, che significa "essere nei guai," è attestata nel 1868 in un contesto della Carolina del Sud (paragonabile al metaforico salt river, di cui potrebbe essere una variante grossolana). Lo slang not give a shit, che significa "non interessarsi," risale al 1922. L'espressione pessimistica same shit different day è documentata dal 1989. L'idea di get (one's) shit together, che significa "mettere in ordine le proprie cose," è attestata dal 1969. L'enfatico shit out of luck risale al 1942.

L'espressione when the shit hits the fan, che allude a un momento di crisi o alle sue conseguenze disastrose, è attestata dal 1967.

The expression is related to, and may well derive from, an old joke. A man in a crowded bar needed to defecate but couldn't find a bathroom, so he went upstairs and used a hole in the floor. Returning, he found everyone had gone except the bartender, who was cowering behind the bar. When the man asked what had happened, the bartender replied, 'Where were you when the shit hit the fan?' [Hugh Rawson, "Wicked Words," 1989]
L'espressione è legata a, e potrebbe derivare da, una vecchia barzelletta. Un uomo in un bar affollato aveva bisogno di defecare ma non riusciva a trovare un bagno, così salì al piano superiore e usò un buco nel pavimento. Tornato indietro, scoprì che tutti erano andati via tranne il barista, che si era rifugiato dietro il bancone. Quando l'uomo chiese cosa fosse successo, il barista rispose: "Dove eri quando la merda è schizzata?" [Hugh Rawson, "Wicked Words," 1989]

"defiled with excremento," fine del XIV secolo, aggettivo al participio passato derivato da shit (verbo). A partire dagli anni '40 del 1500 in un senso trasferito di "molto sgradevole."

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

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Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " shitty "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of shitty

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