Pubblicità

Significato di ashy

cenere; grigiastro; triste

Etimologia e Storia di ashy

ashy(adj.)

Verso la fine del XIV secolo, asshi, "cosparso di ceneri" (come segno di lutto), derivato da ash (n.1) + -y (2). Dall'inizio del XV secolo usato per descrivere qualcosa di "grigiastro, del colore delle ceneri."

Voci correlate

"resti polverosi del fuoco," inglese medio asshe, dall'inglese antico æsce "cenere," dal proto-germanico *askon (origine anche dell'antico norreno e svedese aska, alto tedesco antico asca, tedesco asche, olandese medio asche, gotico azgo "cenere"), dalla radice indoeuropea *as- "bruciare, ardere." Le parole spagnole e portoghesi ascua "carbone ardente" sono prestiti germanici.

Il significato "lava finemente polverizzata lanciata da un vulcano" risale agli anni '60 del 1600. Un antico simbolo di dolore o pentimento; da qui Ash Wednesday (circa 1300, in inglese medio a volte anche Pulver-wednesdai), derivante dalla consuetudine introdotta da Papa Gregorio Magno di spruzzare cenere sulle teste dei penitenti nel primo giorno di Quaresima.

Ashes "resti mortali di una persona" è attestato dalla fine del XIII secolo, in riferimento all'antica pratica della cremazione.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

    Pubblicità

    Tendenze di " ashy "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "ashy"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of ashy

    Pubblicità
    Trending
    Pubblicità