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Significato di fault

difetto; mancanza; colpa

Etimologia e Storia di fault

fault(n.)

Verso la fine del XIII secolo, faute, che significa "deficienza," deriva dal francese antico faute, in precedenza falte, e si riferisce a "apertura, gap; fallimento, difetto, imperfezione; mancanza, carenza" (XII secolo). Questa parola ha origini nel latino volgare *fallita, che significa "una mancanza, una caduta," e trae origine dal latino falsus, che significa "ingannevole, simulato, spurio." Quest'ultimo è il participio passato di fallere, che significa "ingannare, deludere" (vedi fail (v.)).

Il -l- è stato ripristinato nel XVI secolo, probabilmente per imitazione del latino, ma la lettera è rimasta muta fino al XVIII secolo. Il significato di "difetto fisico" appare all'inizio del XIV secolo, mentre quello di "colpevolezza morale" (più lieve di sin o vice, ma più serio di un error) è documentato solo verso la fine del XIV secolo. L'accezione geologica risale al 1796. L'uso nel tennis (circa 1600) è più vicino al significato etimologico.

fault(v.)

"find fault with," metà del XV secolo, deriva da fault (sostantivo). In passato veniva usato anche in senso intransitivo per indicare "essere carente" (fine del XIV secolo, scozzese). Correlati: Faulted; faulter; faulting.

Voci correlate

Intorno al 1200, il termine inizia a essere usato con il significato di "non riuscire a portare a termine un obiettivo" e, in un secondo momento, anche per indicare "cessare di esistere o di funzionare, giungere a una conclusione." Già nei primi anni del 1200 si trova l'accezione di "non soddisfare le aspettative o le prestazioni richieste." Questa evoluzione semantica deriva dal francese antico falir, che significava "mancare, non riuscire, esaurirsi, finire, commettere un errore, essere in procinto di morire, deludere." Le origini si possono ricondurre al latino volgare *fallire, a sua volta derivato dal latino classico fallere, che significava "far cadere, far inciampare." In un senso figurato, il termine latino si era poi esteso a "ingannare, truffare, eludere, mancare." De Vaan rintraccia le radici di questo significato in una radice protoindoeuropea che evocava l'idea di "inciampare," un concetto presente anche in sanscrito con skhalate ("inciampare, fallire"), in medio persiano con škarwidan ("inciampare, barcollare"), in greco con sphallein ("far cadere") e sphallomai ("cadere"), e infine in armeno con sxalem ("inciampare, fallire"). Se questa interpretazione è corretta, il passaggio semantico dal "cadere" al "deludere" nel latino sarebbe stato puramente metaforico. Termini correlati includono Failed e failing.

Il termine ha sostituito l'antico inglese abreoðan. A partire dal 1200, viene utilizzato per indicare il "non riuscire a raggiungere un obiettivo," ma anche per esprimere l'idea di "cessare di esistere o di funzionare, giungere a una conclusione." Nei primi anni del 1200, si afferma anche l'uso per descrivere il "fallimento nel soddisfare aspettative o prestazioni."

Dal medio del 1200, in riferimento a cibo, beni e simili, il termine assume il significato di "essere in esaurimento, scarseggiare." Intorno al 1300, viene applicato a coltivazioni, semi e terreni. Sempre intorno al 1300, inizia a descrivere la "perdita di vigore, di energia, di coraggio," e dal medio del 1400 si riferisce anche alle persone. Dalla fine del 1400, infine, viene usato per i materiali, con il significato di "rompersi, andare in pezzi."

Verso la fine del XIV secolo, in precedenza asaut (circa 1200), il termine indicava un "attacco fisico (a una persona), un assalto violento e improvviso (a un luogo)". Derivava dal francese antico asaut, assaut, che significava "un attacco, un assalto, forze in attacco" (XII secolo). Le sue radici affondano nel latino volgare *adsaltus, che si traduceva in "attacco, assalto", composto da ad (significa "verso", come si può vedere in ad-) e dal latino saltus, che significa "un salto", proveniente da salire, ovvero "saltare, balzare" (puoi consultare salient (aggettivo) per ulteriori dettagli). La -l- è stata ripristinata, come in fault (sostantivo) e vault (sostantivo 1). In ambito legale, il termine è entrato in uso negli anni '80 del Cinquecento; storicamente, assault comprendeva parole o azioni minacciose accompagnate da mezzi immediati per attuarle, mentre battery si riferiva a un colpo reale.

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Tendenze di " fault "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of fault

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