Etimologia e Storia di fillet

"mettere (documenti) in ordine consecutivo per riferimento futuro," metà del 15° secolo, filen, dall'antico francese filer "infilare documenti su un filo o un filo metallico per conservazione o riferimento" (15° secolo), in precedenza "filare filo," da fil "filo, corda" (12° secolo), dal latino filum "un filo, corda; filo del destino; corda, filamento," che si ricostruisce provenire dal PIE *gwhis-lom, forma suffissata della radice *gwhi- "filo, tendine." L'idea è di documenti appesi a una linea in ordine consecutivo per facilità di riferimento.

File (filacium) is a threed or wyer, whereon writs, or other exhibits in courts, are fastened for the better keeping of them. [Cowel, "The Interpreter," 1607]

File (filacium) è un filo o un filo metallico, su cui sono fissati atti o altri documenti nei tribunali, per una migliore conservazione di essi. [Cowel, "The Interpreter," 1607]

I metodi sono diventati più sofisticati, ma la parola è rimasta. Il significato "mettere tra i registri di un tribunale o di un ufficio" è del 1510; in riferimento ai giornalisti che inviano articoli, 1954. Il senso intransitivo di "marciare in fila (come fanno i soldati) uno dopo l'altro" è del 1610. Correlati: Filed; filing.

Nel 1841, il termine è stato reintrodotto in inglese dal francese, riprendendo la stessa parola che era stata adottata nel XIV secolo e anglicizzata come fillet (vedi). Filet mignon (letteralmente "fillet delicato") per indicare un "piccolo, rotondo e tenero pezzo di carne dal centro del filetto" è attestato come parola francese in inglese già dal 1815.

The 'Chateaubriand,' the 'entrecôte,' and the 'filet mignon' (of mutton), with other forms, are all due to the more enlarged sympathies of the French butcher for what is perfect. We must entirely change the mode of cutting up the carcase before we can arrive at the same perfection in form of meat purchasable, and as that is hopeless, so is it useless to insist further on the subject on behalf of the public. ["The Kitchen and the Cellar," Quarterly Review, April 1877]

Il 'Chateaubriand', l' 'entrecôte' e il 'filet mignon' (di montone), insieme ad altre varianti, sono tutti frutto della maggiore sensibilità del macellaio francese verso ciò che è perfetto. Dobbiamo cambiare completamente il modo di sezionare il carcassa prima di poter raggiungere la stessa perfezione nella forma della carne acquistabile, e poiché ciò è impossibile, è altrettanto inutile insistere ulteriormente sull'argomento a favore del pubblico. ["The Kitchen and the Cellar," Quarterly Review, aprile 1877]

*gwhī-, radice protoindoeuropea che significa "filo, tendine."

Potrebbe costituire tutto o parte di: defile (sostantivo) "passaggio stretto;" enfilade; filament; file (verbo 1) "disporre (documenti) in ordine consecutivo per riferimento futuro;" filigree; filipendulous; fillet; profile.

Potrebbe anche essere la fonte di: avestico jya- "corda dell'arco;" latino filum "un filo, corda;" armeno jil "tendine, corda, linea;" lituano gysla "vena, tendine;" antico slavo ecclesiastico zila "vena."