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Significato di filmy

sottile; velato; opaco

Etimologia e Storia di filmy

filmy(adj.)

Attorno al 1600, il termine è stato usato per descrivere qualcosa "composto da membrane sottili," derivando da film (sostantivo) + -y (2). È correlato a: Filminess.

Voci correlate

Il termine inglese antico filmen, che significa "membrana, pelle sottile, prepuzio," deriva dal germanico occidentale *filminjan (da cui anche il frisone antico filmene "pelle," e l'inglese antico fell "pelle"). Questo si è evoluto dal proto-germanico *fello(m), che significava "pelle di animale," e affonda le radici nella radice indoeuropea *pel- (3) "pelle, cuoio."

Il significato di "uno strato sottile di qualcosa" risale agli anni '70 del 1500, estendendosi nel 1845 per indicare il rivestimento di gel chimico sulle lastre fotografiche. Nel 1895 questo termine si riferiva sia al rivestimento che alla carta o al celluloide sottostante. Da qui è nato il significato di "film" nel senso di "pellicola cinematografica" nel 1905; l'idea di "realizzazione di film come arte o mestiere" è emersa nel 1920.

È un suffisso aggettivale molto comune che significa "pieno di, coperto da, o caratterizzato da" ciò che esprime il sostantivo. Deriva dall'inglese medio -i, che a sua volta proviene dall'inglese antico -ig, risalendo al proto-germanico *-iga- e all'indoeuropeo -(i)ko-, un suffisso aggettivale. È imparentato con elementi greci come -ikos e latini come -icus (vedi -ic). Tra i cognati germanici troviamo il fiammingo, il danese, il tedesco -ig e il gotico -egs.

È stato usato a partire dal XIII secolo con i verbi (drowsy, clingy) e nel XV secolo ha iniziato a comparire anche con altri aggettivi (crispy). È principalmente associato a monosillabi; con aggettivi di più di due sillabe tende a risultare comico.

*

Le forme varianti in -y per aggettivi brevi e comuni (vasty, hugy) hanno aiutato i poeti dopo la perdita della -e grammaticalmente vuota ma metricamente utile nell'inglese medio tardo. Gli autori di versi si sono adattati alle forme in -y, spesso in modo artistico, come nel verso di Sackville "The wide waste places, and the hugy plain." (usare and the huge plain avrebbe creato un problema metrico).

Dopo la critica di Coleridge, che lo considerava un artificio arcaico, i poeti hanno abbandonato forme come stilly (Moore è probabilmente stato l'ultimo a usarla, con "Oft in the Stilly Night"), paly (già usata da Keats e dallo stesso Coleridge) e altre simili.

Jespersen, nel suo "Modern English Grammar" del 1954, elenca anche bleaky (Dryden), bluey, greeny e altri termini legati ai colori, lanky, plumpy, stouty e lo slang rummy. Secondo lui, Vasty sopravvive solo come imitazione di Shakespeare, mentre cooly e moisty (Chaucer, quindi Spenser) sono ormai completamente obsoleti. Tuttavia, in alcuni casi nota che forme come haughty e dusky sembrano aver soppiantato quelle più brevi.

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    Tendenze di " filmy "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of filmy

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