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Significato di heart

cuore; coraggio; anima

Etimologia e Storia di heart

heart(n.)

In inglese antico, heorte significava "cuore" (l'organo muscolare cavo che circola il sangue), ma anche "petto, anima, spirito, volontà, desiderio, coraggio, mente, intelletto". Questa parola deriva dal proto-germanico *hertan-, che ha dato origine a termini simili in altre lingue germaniche, come l'antico sassone herta, l'antico frisone herte, l'antico norreno hjarta, l'olandese hart, l'antico alto tedesco herza, il tedesco moderno Herz e il gotico hairto. Tutti questi termini risalgono alla radice indoeuropea *kerd-, che significa "cuore".

La grafia con -ea- è attestata intorno al 1500 e riflette la pronuncia di quel periodo, in cui la vocale era lunga. Anche dopo il cambiamento di pronuncia, la scrittura è rimasta la stessa. Molti dei significati figurati moderni erano già presenti nell'inglese antico, tra cui "memoria", derivato dall'idea che il cuore fosse il sede delle facoltà mentali (un concetto sopravvissuto solo nell'espressione by heart, che risale alla fine del XIV secolo). Altri significati includevano "sede dei sentimenti più profondi, della volontà, delle emozioni, in particolare dell'amore e dell'affetto" e "sede del coraggio". L'accezione di "parte interna di qualsiasi cosa" si sviluppò all'inizio del XIV secolo. Riguardo alla forma convenzionale a cuore nelle illustrazioni, si trova documentata alla fine del XV secolo; heart-shaped è attestato dal 1744.

Il termine heart attack è documentato dal 1875, mentre heart disease risale al 1864. Il gioco di carte hearts prende il nome dal 1886. L'espressione have one's heart in the right place, che significa "avere buone intenzioni", è attestata dal 1774. Heart and soul, che indica "tutto il proprio essere", risale agli anni '50 del XVII secolo. L'espressione eat (one's own) heart, che significa "consumarsi di dolore o risentimento", è documentata negli anni '80 del XVI secolo.

heart(v.)

Il termine antico inglese hiertan, che significa "dare cuore a," deriva da heart (sostantivo). Shakespeare lo usava nel senso di "prendere a cuore" (circa 1600); nel 1866, riferendosi ai cavoli, significava "formare un cuore." L'accezione di "amare" è emersa nel 1993, grazie a una popolare campagna turistica dello stato di New York che utilizzava il simbolo del cuore al posto della parola "amore."

Voci correlate

Il termine è stato applicato a diversi tipi di piante fiorite a partire dagli anni '90 del Seicento; si veda bleeding (aggettivo) + heart (sostantivo).

Nell'inglese americano, il significato di "persona eccessivamente e liberalmente simpatica" (soprattutto verso chi il parlante o lo scrittore considera non meritevole) è attestato dal 1936 grazie al noto editorialista conservatore Westbrook Pegler (1894-1969). Egli utilizzò per primo questo termine per esprimere le sue opinioni sul Partito Repubblicano, ma già nel 1938 cominciò a impiegarlo regolarmente contro l'amministrazione Roosevelt, utilizzandolo anche come modificatore (bleeding-heart liberal) nella sua rubrica "Fair Enough":

And I question the humanitarianism of any professional or semi-pro bleeding heart who clamors that not a single person must be allowed to hunger, but would stall the entire legislative program in a fight to jam through a law intended, at the most optimistic figure, to save 14 lives a year. ["Fair Enough," in Freemont (Ohio) Messenger, Jan. 8, 1938]
E metto in dubbio il buonismo di qualsiasi professionista o semiprofessionista dal cuore tenero che sostiene che non si debba permettere a nessuno di soffrire la fame, ma che sarebbe pronto a bloccare l'intero programma legislativo pur di far approvare una legge che, nel migliore dei casi, salverebbe 14 vite all'anno. ["Fair Enough," in Freemont (Ohio) Messenger, 8 gennaio 1938]

Bleeding nel senso figurato di "generoso" è attestato dalla fine del XVI secolo, mentre l'immagine del cuore che sanguina come metafora di angoscia emotiva risale alla fine del XIV secolo; l'immagine specifica qui potrebbe essere quella del "cuore sanguinante di Gesù."

Intorno al 1300, di solito al plurale, bowels, indicava "gli organi umani della cavità addominale," e dalla fine del XIV secolo è usato specificamente per "intestini umani." Deriva dal francese antico boele che significava "intestini, viscere, interiora" (XII secolo, francese moderno boyau), e dal latino medievale botellus che si traduceva come "intestino tenue," originariamente "salsiccia." Questo termine era un diminutivo di botulus, anch'esso "salsiccia," e proviene da una lingua osca-umbra.

Il significato trasferito di "viscere come sede delle emozioni" risale alla fine del XIV secolo, in particolare per indicare "le parti interne come sede della pietà o della bontà," da cui il concetto di "tenerezza, compassione." In greco, splankhnon (dalla stessa radice indoeuropea di spleen) si riferiva agli organi interni principali, considerati nell'antichità anche come sede di varie emozioni. I poeti greci, da Eschilo in poi, vedevano le viscere come il luogo delle passioni più violente, come la rabbia e l'amore, mentre gli ebrei le consideravano il centro delle affezioni più tenere, in particolare la bontà, la benevolenza e la compassione.

Splankhnon fu usato nella Settanta per tradurre un termine ebraico, e da lì le prime traduzioni della Bibbia in inglese lo resero letteralmente come bowels. Così, in inglese, il termine acquisì un significato secondario di "pietà, compassione" (fine del XIV secolo). Tuttavia, nelle edizioni successive spesso venne tradotto come heart. L'espressione Bowel movement è attestata nel 1874.

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Tendenze di " heart "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of heart

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