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Significato di ill

malvagio; malato; cattivo

Etimologia e Storia di ill

ill(adj.)

Intorno al 1200, il termine veniva usato per descrivere qualcosa di "moralmente cattivo; offensivo, obiettivo" (altri significati del XIII secolo includevano "malevolo, dannoso, sfortunato, difficile"). Deriva dall'antico norreno illr, che significa "cattivo, malvagio; duro, difficile; meschino, avaro," una parola di origine sconosciuta. Non è considerato correlato a evil. A partire dalla metà del XIV secolo, ha assunto il significato di "caratterizzato da intenzioni malvagie; dannoso, pernicioso." L'accezione di "malato, poco sano, malato, non in forma" appare per la prima volta a metà del XV secolo, probabilmente derivata da un uso simile all'idioma norreno "è cattivo per me." Il significato gergale invertito di "molto buono, figo" è emerso negli anni '80.

ill(v.)

All'inizio del XIII secolo, il significato era "fare del male a qualcuno," derivato da ill (aggettivo). L'accezione di "parlare in modo dispregiativo" è emersa negli anni '20 del 1500. Correlati: Illed; illing.

ill(adv.)

Intorno al 1200, il termine significava "in modo malvagio; con ostilità", derivando dall'aggettivo ill. Anche il significato di "non bene, male" risale a quel periodo, ma a differenza di molti altri aggettivi, non si è evoluto per descrivere malattie fisiche. Ill-fated è attestato dal 1710, ill-informed dal 1824, ill-tempered circa dal 1600, e ill-starred anch'esso dal 1600. Spesso viene messo in contrasto con well, il che spiega l'esistenza di termini utili ma ormai obsoleti o poco conosciuti come illcome (anni 1570), illfare (circa 1300) e illth.

Voci correlate

In antico inglese, yfel (nella variante del Kent, evel) significava "cattivo, malvagio, vizioso, illécito." La sua origine si trova nel proto-germanico *ubilaz, che ha dato vita a parole simili in altre lingue germaniche antiche, come il sassone antico ubil, il frisone antico e il medio olandese evel, l'olandese moderno euvel, l'alto tedesco antico ubil, il tedesco übel e il gotico ubils. La radice più antica risale al protoindoeuropeo *upelo-, derivante dalla radice *wap-, che significava "cattivo, malvagio." Un esempio di questa radice si trova nell'ittita huwapp-, che significa "malvagio."

In antico inglese e nelle altre lingue germaniche più antiche, ad eccezione delle lingue scandinave, yfel era il termine più completo per esprimere disapprovazione, avversione o disprezzo. Gli anglosassoni usavano evil dove noi oggi diremmo bad (cattivo), cruel (crudele), unskillful (inesperto), defective (difettoso) come aggettivi, oppure harm (danno), crime (crimine), misfortune (sfortuna), disease (malattia) come sostantivi. Con il passare del tempo, nel medio inglese, bad ha ampliato il suo significato, mentre evil ha cominciato a concentrarsi maggiormente sulla cattiveria morale. Entrambi i termini hanno come opposto good (buono). L'espressione Evil-favored (anni '20 del 1500) significava "brutto." Il cognome Evilchild è attestato in inglese già dal XIII secolo.

Come avverbio, in antico inglese si usava yfele, inizialmente riferito a parole o discorsi. Era anche usato come sostantivo, per indicare "ciò che è cattivo; peccato, malvagità; qualsiasi cosa causi danno, sia morale che fisico." Questo termine era particolarmente associato a malattie o patologie a partire dal 1200 circa. Il significato di "estrema malvagità morale" era uno dei sensi dell'antico sostantivo, ma è diventato il significato principale della parola moderna solo nel XVIII secolo.

Nel medio inglese esisteva anche il sostantivo evilty. Un termine correlato è Evilly. L'espressione Evil eye (in latino oculus malus) era in antico inglese eage yfel. L'idea scherzosa di un evil twin (gemello malvagio) come scusa per azioni discutibili risale al 1986, in inglese americano, ed è un antico tema presente nella mitologia.

"ciò che porta a uno stato o condizione negativa," 1867, coniato da John Ruskin da ill (avverbio) sul modello di wealth (vedi anche -th (2)).

[S]uch things, and so much of them as he can use, are, indeed, well for him, or Wealth; and more of them, or any other things, are ill for him, or Illth. [Ruskin, "Munera Pulveris"]
[C]ose del genere, e così tante quante ne può usare, sono, infatti, buone per lui, o Ricchezza; e di più, o di qualsiasi altra cosa, sono cattive per lui, o Malattia. [Ruskin, "Munera Pulveris"]
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Tendenze di " ill "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of ill

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