Pubblicità

Significato di lunch-counter

bancone per il pranzo; tavolo per mangiare; locale per pasti veloci

Etimologia e Storia di lunch-counter

lunch-counter(n.)

"lungo tavolo elevato dove i clienti mangiano in piedi o seduti su sgabelli alti," 1854, inglese americano; vedi lunch (n.) + counter (n.).

Voci correlate

Metà del XIV secolo, indica "tavolo dove un banchiere svolge la sua attività", derivato dall'antico francese contouer, comptoir, che significa "stanza dei conti; tavolo o banco di un mercante o di una banca" (XIV secolo). Questo a sua volta proviene dal latino medievale computatorium, che significa "luogo dei conti", e dal latino computatus, participio passato di computare, che significa "contare, sommare, calcolare insieme" (vedi compute).

Nel XIX secolo, il termine si è generalizzato, passando dalle banche ai negozi, per poi estendersi a indicare le vetrine espositive per i prodotti. Già nel 1875 si riferisce a una costruzione simile in una cucina domestica. L'espressione Over-the-counter, utilizzata per indicare beni venduti e pagamenti effettuati, risale al 1875; mentre la frase under the counter, che si riferisce a transazioni illegali o clandestine, appare nel 1926.

Il termine "lunch," che indica un pasto leggero consumato tra colazione e cena, risale al 1786 ed è una forma abbreviata di luncheon (vedi), usata in questo senso fin dagli anni '50 del 1600, ma la sua origine è incerta. Sembra identico a una parola più antica che significava "pezzo spesso, tozzo" (anni '70 del 1500), forse evolutasi da lump (sostantivo) [OED]. Esisteva anche un termine contemporaneo, nuncheon, che indicava un "pasto leggero di metà giornata," formato da noon e dal medio inglese schench, che significa "bevanda." Nell'inglese antico si usava nonmete, che si traduce letteralmente in "pasto pomeridiano," ovvero "cibo di mezzogiorno" (medio inglese non-mete). Il verbo che significa "pranzare" (si dice derivi dal sostantivo) è attestato anch'esso dal 1786:

PRATTLE. I always to be sure, makes a point to keep up the dignity of the family I lives in. Wou'd you take a more solid refreshment?—Have you lunch'd, Mr. Bribe?
BRIBE. Lunch'd O dear! Permit me, my dear Mrs. Prattle, to refresh my sponge, upon the honey dew that clings to your ravishing pouters. O! Mrs. Prattle, this shall be my lunch. (kisses)
["The Mode," in William Davies' "Plays Written for a Private Theatre," London, 1786]
PRATTLE. Io mi assicuro sempre di mantenere la dignità della famiglia in cui vivo. Vuoi un ristoro più sostanzioso?—Hai già pranzato, Mr. Bribe?
BRIBE. Pranzato? Oh, caro! Permettimi, mia cara Mrs. Prattle, di rinfrescare la mia spugna con la rugiada di miele che si posa sui tuoi incantevoli seni. Oh! Mrs. Prattle, questo sarà il mio pranzo. (bacio)
["The Mode," in "Plays Written for a Private Theatre" di William Davies, Londra, 1786]

Fino al 1817, l'unica definizione di lunch (sostantivo) nel dizionario di Webster era "un grosso pezzo di cibo," ma oggi è obsoleta o regionale. Secondo l'OED, negli anni '20 del 1800 la parola "era vista o come un volgare o come una moda affettata." Correlati: Lunched; lunching.

Lunch money è attestato dal 1868. Lunch-time risale al 1821; lunch hour è documentato dal 1836; lunch-break appare nel 1960. L'espressione slang out to lunch, che significa "insano, stupido, disorientato," è stata registrata per la prima volta nel 1955, con l'idea di essere "fuori luogo."

    Pubblicità

    Tendenze di " lunch-counter "

    Adattato da books.google.com/ngrams/. Gli ngram potrebbero essere inaffidabili.

    Condividi "lunch-counter"

    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of lunch-counter

    Pubblicità
    Trending
    Voci del dizionario vicino a "lunch-counter"
    Pubblicità